domenica,Maggio 12 2024

Motta San Giovanni, installato un defibrillatore a Serro Valanidi

Donato dall’associazione “Francesco Verduci”, ha permesso di completare il progetto “Motta San Giovanni città cardioprotetta”

Motta San Giovanni, installato un defibrillatore a Serro Valanidi

Il sindaco di Motta San Giovanni Giovanni Verduci, insieme all’Amministrazione comunale e ai medici di medicina generale del territorio, dopo la benedizione impartita dal parroco don Celestino, ha posizionato il defibrillatore donato dall’associazione “Francesco Verduci” in via dell’Alloro, a Serro Valanidi, insieme al farmacista Mario Alfonso Altavilla.

«Grazie alla disponibilità della farmacia Pugliatti – ha dichiarato il sindaco – che ha acconsentito che l’importante dispositivo medico fosse posizionato in prossimità della struttura per essere meglio controllato e facilmente raggiungibile dalla comunità dell’intera vallata del Valanidi, completiamo il progetto “Motta San Giovanni città cardioprotetta”, avendo già posizionato un defibrillatore in piazza della Municipalità a Motta, uno in piazza degli Eroi a Lazzaro e questo a Serro.

L’iniziativa – ha aggiunto – è stata possibile grazie alla collaborazione della Confartigianato, della società Cogeur srl e dell’associazione “Francesco Verduci”, ma non si conclude definitivamente perché è intenzione dell’Amministrazione comunale proseguire su questa strada, cercando nuove collaborazioni che consentano di aumentare il numero di defibrillatori sul nostro territorio. Come già annunciato – ha concluso – stiamo già programmando, insieme all’Ordine dei medici e all’Azienda sanitaria, dei corsi di primo soccorso e per l’uso del defibrillatore.

In realtà è già da qualche anno che promuoviamo corsi per le manovre salvavita e antisoffocamento nel bambino e nel lattante e la rianimazione cardiopolmonare, registrando numerosi partecipanti. Fa piacere che la Commissione Affari Sociali della Camera abbia approvato la legge sui defibrillatori per promuoverne la diffusione e l’utilizzo, colmando un imbarazzante vuoto normativo».

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