sabato,Aprile 27 2024

Ad Arghillà prende il via il progetto CarLab: servizi e assistenza per le realtà più fragili

Il collaborazione con il centro di prossimità e medicina solidale, il consorzio Macramè offrirà un sostegno a un quartiere particolarmente bisognoso

Ad Arghillà prende il via il progetto CarLab: servizi e assistenza per le realtà più fragili

«Noi cercheremo di completare la presenza di Ace sul territorio di Arghillà offrendo attività e servizi sul territorio». Nel quartiere di Arghillà a Reggio Calabria è stato presentato il progetto CarLab promosso dal consorzio Macramè in collaborazione con l’associazione calabrese di patologia ONLUS.

«Il centro e continuerà – ha confermato Pasquale Neri del Consorzio Macramè – ad occuparsi della parte ambulatoriale specialistica con i propri medici volontari e noi completeremo l’azione con la presenza di animatori di comunità e la parte sociosanitaria, quindi, infermiere, fisioterapista e Oss che non avranno semplicemente il compito di aggiungere prestazioni di tipo sanitario e di tipo sociale, ci sarà anche l’assistente sociale dell’équipe, ma avranno il compito e l’obiettivo di cominciare a ricostruire la dove non ci sono o a manutenere dove sono presenti relazioni di comunità».

Un progetto che consentirà di rafforzare i servizi di Welfare esistenti nel quartiere di Arghillà nord e sperimentare un nuovo modello di integrazione sociosanitaria per facilitare l’accesso alle cure delle persone più fragili altrimenti escluse ed emarginate. «L’obiettivo è quello di creare una grande rete di solidarietà – ha ribadito Maria Laura Falduto – psicologa Ace Associazione calabrese di Epatologia Onlus – ma soprattutto di fattiva partecipazione e prossimità in una realtà dove esistono tante situazioni di disagio che comunemente ascoltiamo e punta su quello che è il termine forse un po’ troppo usato e abusato oggi ovvero quello di resilienza. Reggio resiliente, in qualche modo questo termine rimanda sicuramente alla resistenza, al resistere agli urti della vita cercando di affrontarli nella maniera più positiva possibile e questo è molto difficile in alcuni contesti in cui è sconosciuto a volte negato quello che è il diritto fondamentale basilare di ciascuno di noi che il diritto alla salute concretamente cerca di dare sostegno alle tante e tanti diritti negati tanti diritti invisibili e dimenticati». L’assessore al welfare Demetrio Delfino ha ricordato come «questo è un progetto che nasce dal bando Reggio resiliente che come settore abbiamo messo in campo per venire incontro al periodo pandemico ben 4.600.000 € per progetti riguardanti il terzo settore».

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