lunedì,Giugno 17 2024

Operazione contro la pedopornografia, il plauso del Cismai

La referente Daniela Diano: «Individuare ed identificare le vittime, a cui dare l’assistenza psicologica necessaria a recuperare la serenità perduta»

Operazione contro la pedopornografia, il plauso del Cismai

«Desidero esprimere pubblicamente un plauso ed un ringraziamento alla Polizia Postale per l’operazione denominata “Canada 2” contro un traffico di materiale pedopornografico online che, guidata dal Procuratore Capo di Catanzaro Nicola Gratteri e coordinata dal Procuratore Aggiunto Giancarlo Novelli, ha portato all’arresto di 3 persone e a 119 iscritti al registro degli indagati ed all’isolamento di migliaia di immagini e video riguardanti bambini anche piccolissimi». Così in una nota Daniela Diano, referente Cismai per la Calabria.

«L’utilizzo delle tecnologie digitali per diffondere, detenere e commercializzare immagini, video e registrazioni di attività sessuali esplicite, reali o simulate su minori è in forte crescita in tutto il mondo, Italia compresa. Secondo i dati della Polizia Postale, nel 2020 nel nostro Paese i reati relativi allo sfruttamento e all’adescamento di minori online sono aumentati del 110% rispetto al 2019: 69 le persone arrestate (+86,48%) e 1.192 quelle indagate (+93.9%). I casi trattati sono stati complessivamente 3.243, il 132,3% in più rispetto al 2019. Nel 2020 molteplici sono state le segnalazioni relative a episodi di intrusione nelle piattaforme dedicate alla formazione a distanza degli studenti a scopo di adescamento online (c.d. grooming)».

«Da oltre un decennio Il CISMAI, in collaborazione con Save the Children, Polizia di Stato e Dipartimento per le Pari opportunità, si impegna per la prevenzione e il contrasto all’abuso online e alla pedopornografia, offre ai professionisti del settore conoscenze e competenze sugli aspetti specifici che le nuove tecnologie introducono nel tema degli abusi sessuali sui minorenni e promuove un approccio di cooperazione interprofessionale nella rilevazione, segnalazione e presa in carico delle vittime (progetto DICAM II)».

«Occorre impegnarsi su più fronti: dal favorire piattaforme digitali che mettono in sicurezza le persone di età minore, al dotare gli stessi minori ed i genitori di strumenti di consapevolezza e capacità digitale (sul sito  www.generazioniconnesse.it è possibile reperire moduli e strumenti di lavoro per bambini/e ragazzi/e, insegnanti), al segnalare la presenza di materiale pedopornografico online e il grooming alle Forze dell’Ordine sia da parte dei gestori della rete che dei privati. Le operazioni della Polizia Postale non hanno solo una funzione repressiva: consentono anche di individuare ed identificare le vittime, a cui dare l’assistenza psicologica necessaria a recuperare la serenità perduta» ha concluso la Diano.

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