Scuole, il Ministero: «Regioni e sindaci non possono chiuderle»

La decisione del governo di prevedere la didattica in presenza fino alla prima media nelle zone rosse «non ammette alcun intervento in deroga da parte dei presidenti di Regione o delle province autonome e dei sindaci, in conseguenza dell’adozione di proprie specifiche ordinanze, tranne che in casi di natura eccezionale legati alla presenza di focolai o ad un grado estremamente elevato di rischio di diffusione del virus e delle relative varianti».

Lo ribadisce il Viminale nella circolare esplicativa del decreto in vigore da domani sottolineando che le eventuali deroghe dovranno comunque essere «adeguatamente motivate», adottate dopo un «confronto con le competenti autorità sanitarie» e «in conformità ai principi di adeguatezza e proporzionalità».

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google