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Alloggi, aumentano gli sfratti: diritto alla casa ancora negato. Un mondo di mondi anche oggi in piazza

L'arrivo dei finanziamenti stanziati è legato a doppio nodo con il bilancio comunale. Marino e l'associazione ricordano ancora una volta la richiesta inoltrata lo scorso 18 maggio per essere auditi in commissione bilancio

Alloggi, aumentano gli sfratti: diritto alla casa ancora negato. Un mondo di mondi anche oggi in piazza

L’ultima scena drammatica qualche giorno fa: una  famiglia  di sei  persone, con due figli di 11 e 3 anni,  è stata sfrattata per morosità incolpevole finendo sulla strada perché il Comune di Reggio Calabria  non le ha assegnato un alloggio, nonostante fosse vincitrice della graduatoria di emergenze abitative. La famiglia  da 24 giorni ha perso la casa dove ha abitato negli ultimi anni, ha perso ogni riferimento e relazione e non avendo la possibilità di un affitto è stata ospitata per pochi giorni dai parenti e poi si è dovuta trasferire da un parente all’altro come un “pacco postale” senza avere nessuna certezza di  restare due giorni  nello stesso posto.

I due figli minori sono lontani dal quartiere dove sono cresciuti, dove hanno i loro amici, dove hanno frequentato la scuola e dove dovrebbero continuare a frequentarla tra un mese. Le conseguenze molto negative sul loro sviluppo psico-fisico sono evidenti. Questa famiglia vive i suoi giorni nell’incertezza assoluta e nella paura di non essere più tollerati dai parenti e quindi di finire improvvisamente sulla strada.

Ma questa è solo l’ultima delle storie ricordate stamani in piazza dall’associazione “Un mondo di mondi“. Il presidente Giacomo Marino ha cercato una interlocuzione con la prefettura di Reggio Calabria per trovare una soluzione al problema degli sfratti che, nelle prossime settimane, sono destinati ad aumentare.

L’arrivo dei finanziamenti stanziati è legato a doppio nodo con il bilancio comunale. Marino e l’associazione ricordano ancora una volta la richiesta inoltrata lo scorso 18 maggio per essere auditi in commissione bilancio al Comune. Richiesta finora rimasta inascoltata.

Nella lettera si chiedeva al Comune «l’inserimento nel Bilancio preventivo 2021-2023 del Comune di Reggio Calabria, nel rispetto della normativa vigente, di tutte le entrate del settore erp (circa 5,5 milioni di euro), canoni e proventi delle dismissioni alloggi erp che negli anni passati sono stati accantonati per la sofferenze delle finanze comunali e quindi nel Bilancio di previsione vengano finalizzate per il potenziamento del settore Erp con l’attività di manutenzione straordinaria del patrimonio comunale Erp e con l’acquisizione di nuovi alloggi.

In riferimento alle entrate erp inserite nel Bilancio di previsione 2021- 2023, di redigere, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente anche per i relativi tempi, un dettagliato programma annuale di manutenzione straordinaria del patrimonio erp e di acquisizione di nuovi alloggi secondo le effettive esigenze da presentare per l’approvazione alla Regione Calabria, prevendendone la realizzazione subito dopo aver acquisito l’assenso dell’ente regionale.

A partire da questa data, di non accantonare e impegnare per finalità diverse da quelle del settore Erp le entrate derivanti dai canoni e dalle dismissioni degli alloggi erp e di destinarle, nel rispetto della normativa vigente, previa programmazione alle attività di manutenzione straordinaria e all’acquisto di nuovi alloggi popolari da assegnare.

Di predisporre in questo modo le entrate del Piano di dismissione di cui alla Delibero di Giunta nr 65 del 6 aprile 2021 che sarà inserito nel Bilancio Preventivo 2021- 2023».

Marino infine, nella nota dell’associazione chiarisce «I 22 Consiglieri comunali della Prima  Commissione consiliare che stanno valutando  la proposta di Bilancio di Previsione 2021- 2023 della Giunta comunale avrebbero la possibilità di cominciare a correggere questa grave scelta politica rimettendo  sui binari della legalità la gestione economica del settore erp.

Per farlo potrebbero  sentire  questa associazione e gli altri enti dell’Osservatorio sul disagio abitativo che hanno chiesto un’audizione il 18 maggio scorso e quindi potrebbero chiedere al Consiglio Comunale di  destinare al settore alloggi popolari  tutte le sue entrate ( circa 6 milioni di euro)  che dal 2014 sono state accantonate dal Comune per il buco di bilancio. Potrebbero chiedere che queste somme vengano finalizzate, come previsto dalla normativa vigente,  ad un piano dettagliato  di manutenzione del patrimonio erp, alle spese di amministrazione del settore  ed all’acquisto di nuovi alloggi da assegnare agli aventi diritto.

Sarebbe  un buon inizio per invertire la rotta  e  per  avviare tutte le altre azioni necessarie che vanno dalle verifiche sull’intero patrimonio erp, all’attivazione degli 11 milioni di euro del Decreto Reggio per l’acquisto di nuovi alloggi, ai cambi alloggio, alle assegnazione per i nuclei familiari vincitori del bando 2005 e della graduatoria di emergenza abitativa».

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