lunedì,Giugno 17 2024

Crisi idrica, La Strada: «Istituire registro delle manovre effettuate»

Il consigliere Pazzano: «Segnalazioni quotidiane ci arrivano da quartieri quali Pietrastorta, Santa Caterina, Pentimele, Pellaro»

Crisi idrica, La Strada: «Istituire registro delle manovre effettuate»

Torna a parlare di emergenza idrica in città Saverio Pazzano, consigliere comunale all’opposizione col movimento La Strada, e candidato alle prossime elezioni regionali.

«Di fronte al continuo atteggiamento indolente delle autorità, critichiamo ulteriormente le inefficienze della macchina comunale nell’erogazione di un servizio essenziale e per la mancata risposta alle criticità in relazione alle condotte idriche nel nostro territorio».

Pazzano insiste sulla necessità dell’istituzione di «un registro delle manovre effettuate, affinché gli interventi degli operatori siano monitorati; che i tempi di attesa tra le segnalazioni dei cittadini relative ai guasti e ai disservizi e gli interventi di riparazione non siano “biblici”; che gli interventi stessi non avvengano sempre a posteriori, ma piuttosto siano inquadrati in un serio progetto di manutenzione.

È naturale – aggiunge  – che per effettuare una corretta manutenzione, occorrerà predisporre al più presto una mappatura della rete idrica ed affrontare anche la questione delle condutture vetuste, onde evitare il riproporsi di guasti frequenti in alcuni “punti deboli” della rete. Questi ultimi sono inevitabilmente soggetti allo stress della pressione idrica, con il conseguente scoppio delle tubature.

Evidenziamo il fatto che il sommarsi di tali fattori sortisce come effetto un perenne stato di emergenza nella gestione idrica, esacerbato dalla siccità nei mesi estivi.

Segnalazioni quotidiane ci arrivano da quartieri quali Pietrastorta, Santa Caterina, Pentimele, Pellaro; sono relative a perdite d’acqua su strada, erogazione scarsa, discontinua o assente per lunghe fasce orarie, tempistiche troppo lunghe tra segnalazione del guasto ed intervento. Continueremo a raccogliere ed inviare all’amministrazione la legittima indignazione delle cittadine e dei cittadini di Reggio, una città ormai al limite dell’invivibilità».

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