Progetto Incipit, più 2000 persone salvate dalla tratta di esseri umani

Sono state più di 2000 le persone salvate in questi anni dalla tratta di esseri umani grazie al lavoro del progetto Incipit, ideato e portato avanti dall’associazione Piccola Opera Papa Giovanni a Reggio Calabria. Nella giornata che ricorda le vittime delle tratte l’associazione reggina, capofila del progetto Incipit, vuole sensibilizzazione sul fenomeno della tratta di esseri umani. Anche il Comune di Reggio sostiene questo lavoro prezioso.

Se n’è discusso a palazzo San Giorgio, nel corso di una conferenza alla presenza il vicesindaco della città, Antonino Perna, l’avv. Maria Rosa Impalà, l’avv. Lucia Lipari e l’avv. Francesco Penna e Luciano Squillaci portavoce regionale Forum terzo settore.

Il Progetto IN.C.I.P.I.T. è portato avanti da più partners e finalizzato al contrasto della tratta di esseri umani; è teso alla protezione delle vittime di sfruttamento sessuale e lavorativo, di accattonaggio ed economie illegali e mira alla successiva inclusione sociale delle stesse, mediante la costruzione di percorsi individualizzati di protezione e reinserimento socio-lavorativo. Il progetto è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e vede quale ente proponente la Regione Calabria.

Chiarisce Perna «La Piccola Opera Papa Giovanni è importante anni insieme ad altre associazioni a livello regionale nel contrastare la tratta, sia di donne per prostituzione, sia quella relativa attraverso il caporalato nelle campagne per reclutare questa mano d’opera. Loro fanno un’azione molto importante anche tramite consulenza legale per fare emergere e togliere le persone da questa condizione di subalternità.

Come Comune e città metropolitana questa estate abbiamo organizzato il meeting The Last Twenty, nel corso della quale abbiamo ospitatto Ivan Sagnet, fondatore di No cap per contrastare il caporalato. NO CAP si autofinanzia attraverso donazioni. Per progetti specifici fa ricorso al crowdfunding per la raccolta fondi». 

A tale strumento si è fatto di recente appello per l’acquisto di tre mini van che hanno consentito il trasporto in sicurezza di lavoratrici e lavoratori braccianti. Tra le attività di cui si occupa No Cap rientra anche quella finalizzata al rilascio del bollino No Cap per attestare l’adozione, da parte delle imprese, di scelte etiche sul piano del lavoro e della sostenibilità ambientale lungo tutta la filiera agricola dei prodotti.

Tornado alla piaga delle tratte, precisa Squillaci: «È una delle povertà più terribili che ci siano, cioè persone strappate alla loro terra, con il sogno di una vita migliore che poi in realtà vengono messe in schiavitù in maniera indegna da parte di sfruttatori senza scrupoli. Noi abbiamo ormai da quasi vent’anni un’attività all’interno di un progetto Incipit come Piccola Opera Papa Giovanni e portiamo avanti insieme a tutta una serie di altre realtà sul territorio regionale e abbiamo in carico, tra sfruttamento lavorativo quindi per intenderci le persone che stanno nei campi con la schiena piegata dalla mattina alla sera, e ragazze e donne vittime di tratta, con e senza bambini purtroppo, oltre 2000 persone che sono state accolte all’interno dei nostri servizi.

Nella giornata delle vittime della tratta penso che mettere l’accento su questa povertà che sembra sconosciuta e spesso crea enormi pregiudizi, sia non solo doveroso ma un atto di rispetto per la dignità di queste persone».

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