domenica,Maggio 12 2024

Prescrizione bollette idrico, Cuoco: «Il Comune contravviene al Codice di consumo»

Il presidente regionale Uniconsum dopo aver denunciato il comune: «Anche l'Arera non tiene conto della prescrizione quinquennale per le annualità precedenti al 2020»

Prescrizione bollette idrico, Cuoco: «Il Comune contravviene al Codice di consumo»

Sulla prescrizione delle bollette dell’idrico il Comune di Reggio ha sbagliato e Uniconsum, per tutelare i cittadini, presenta una denuncia. A spiegare quello che è accaduto ci pensa il presidente regionale di Uniconsum, Saverio Cuoco:

«Tutto parte dalle normativa emanata nel 2017, precisamente la legge 205 che riduce la prescrizione per quanto riguarda anche il servizio idrico da 5 anni a 2 anni. In questo arco di tempo, parecchi comuni hanno interpretato questa normativa nel senso che tutte le bollette emesse prima del 2020 (la normativa decorre dal primo gennaio 2020) conservano la vecchia prescrizione quinquennale. Ma non è così. Lo ha ribadito anche l’Arera (Autorità di regolamentazione del mercato del gas, dell’acqua e della luce), in recenti provvedimenti, a seguito delle istanze che hanno presentato diverse associazioni ha precisato che la prescrizione breve è quella di 2 anni e quindi quella praticamente deve essere applicata, non tenendo conto di quella quinquennale per le annualità precedenti al 2020.

Da qui parte la denuncia per tutelare i consumatori «Il Comune – sottolinea cuoco – ha commesso delle omissioni. La normativa è molto chiara: il Comune avrebbe dovuto inserire e mandare addirittura un modulo di prescrizioni quindi dare le esatte informazioni all’utente. L’utente doveva compilare questo modulo, rispedirlo al Comune, chiedendo la prescrizione per le annualità precedenti al 2020.

Cosa che non è stata fatta ed il Comune contravviene alle disposizioni del codice di consumo in materia di corretta informazione all’utente, in materia di diligenza professionale. E ci sono delle componenti di aggressività, l’articolo 25 codice del consumo lo specifica bene l’utente è un soggetto finale debole rispetto a comune il quale ha un’organizzazione capillare, molto più professionale, molto più massiccia e avrebbe dovuto informare correttamente l’utente».

top