venerdì,Aprile 26 2024

Welfare, Agape e Comune siglano un patto d’alleanza sull’affido

Nasone: «Le famiglie che già stanno facendo l’esperienza sono i migliori sponsor perché hanno mostrato che funzionano»

Welfare, Agape e Comune siglano un patto d’alleanza sull’affido

«Un accordo che è una vera e propria alleanza sull’affido. Con famiglie che già stanno facendo l’esperienza e che sono i migliori sponsor perché hanno mostrato che funzionano».  Queste parole di Mario Nasone, presidente Agape nel corso della firma del protocollo sull’affido, insieme al sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, stamane a palazzo San Giorgio.

Come chiarisce l’assessore al welfare, Demetrio Delfino: «Un protocollo per pubblicizzare e rafforzare questo tipo di servizio e ricomprendere i ragazzi con più di 10 anni. Sappiamo bene che in questo periodo i disagi sono aumentati e le famiglie hanno un ruolo fondamentale. Era uno degli obiettivi che mi ero preposto nel 2020, quando ho avuto la delega dal sindaco: consolidare il dialogo ed il confronto con associazioni e cooperative, una collaborazione fattiva non in termini teorici».

Maria Grazia Marcianò, dirigente area minori del Comune reggino: «Beneficiamo di un patrimonio dell’affidamento radicato da anni. Dalla task regionale, le nostre sono state giudicate le migliori prassi da estendere a tutti gli altri comuni. Abbiamo risentito della mancanza di personale, adesso grazie al Pon inclusione e alle nuove assunzioni speriamo di essere più efficienti nel portare avanti i progetti per la famiglia. Per questo la sensibilizzazione diventa importante.

Nasone ha evidenziato «È il rinnovo di una esperienza che ha una sua storia radicata in città, legami per crescere e una risposta alle povertà educative». Si è poi soffermato sulle tre spie del disagio: «In sole tre scuole non sono stati iscritti alla prima elementari ben 103 bambini. Questo è un problema della comunità». Nasone poi è tornato sulla distruzione del presepe della Cooperativa Libero Nocera e sui pestaggi avvenuti nel periodo di Natale ad opera di giovani. «La povertà educativa è anche questa. Perciò è necessario promuovere la solidarietà tra le famiglie. L’affido non è l’unica risposta, ma la risposta ad un certo tipo di situazione». Un lavoro però che non finisce col protocollo perché, sostiene: «Dobbiamo fare un piano per l’infanzia e l’adolescenza in modo da valorizzare tutte le realtà».

Per Brunetti la sigla de patto è «l’esempio consolidato, tanto che il modello di efficienza è stato copiato in altre città». Anche il sindaco facente funzioni si sofferma sugli episodi di criminalità, specchio di un disagio giovanile presente sul territorio e ricorda la pronta risposta del Comune dopo la distruzione del monumento a Massimo Mazzetto. «Il monumento verrà ricreato, l’amministrazione ci tiene a mandare un segnale che non bisogna rassegnarsi a questi episodi. È importante dimostrare che non ci si abitua al peggio».

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