Circo a Reggio, Lav: «Ancora manifesti abusivi. Abbiamo denunciato»

Riceviamo e pubblichiamo:

Ecco, ci risiamo. L’intera città di Reggio Calabria letteralmente tappezzata di manifesti abusivi. I volontari della Lav Reggio Calabria hanno provveduto a filmare gli addetti del circo Orfei intenti ad affiggere manifesti su qualsiavoglia muro, palo, cabina, recinzione della città e hanno già sporto denuncia alle autorità competenti, allegando tutto il materiale video e foto raccolto. Ogni anno ci ritroviamo ad assistere alle stesse scene: la città è presa d’assalto da parte dei circensi che affiggono ovunque i loro manifesti deturpando il già precario decoro della nostra città. Purtroppo mantenere il decoro in questa città pare non essere una priorità per il nostro sindaco.

“Grande evento a Reggio Calabria sono arrivati gli ELEFANTI” acclama un post su facebook del circo Orfei di turno. “Tigri, canguri australiani, animali di 5 continenti”.

Basterebbe far applicare le già rigorose normative CITES che sono parte del regolamento tutela animali di Reggio Calabria per non permettere a nessun circo che usa animali esotici di attendare.

“verba volant, scripta manent” direbbero i latini. Purtroppo, quando ci sono interessi economici di mezzo, anche le regole scritte diventano carta straccia.

Eppure, nel 2022 siamo ancora qui a ricordare ciò che è noto anche alle pietre ormai.

Ci sono molteplici aspetti riguardo lo sfruttamento animale e spettacoli ad esso connessi a cui la Lav Reggio Calabria si oppone fermamente: Annamaria Manzoni, psicologa e psicoterapeuta di fama nazionale ed internazionale è la promotrice di un documento sottoscritto da innumerevoli professionisti del settore dal titolo “Documento degli psicologi su zoo, circhi, sagre con impiego di animali” (http://www.tradizioniviolente.org/implicazioni4.html) circa i risvolti negativi sul piano psicologico, pedagogico e formativo di tali spettacoli violenti per i bambini.

Nella Dichiarazione della Federazione dei Veterinari Europei (FVE) sui circhi itineranti con animali (6/6/2015) i massimi scienziati e studiosi dell’etologia affermano, tra le altre cose:

“L’ uso di animali selvatici, specialmente elefanti e grandi felini (leoni e tigri) in circhi itineranti riflette una visione tradizionale degli animali selvatici oggi superata. Questi animali hanno lo stesso patrimonio genetico dei loro simili viventi in natura e conservano le loro forme comportamentali istintive e i loro bisogni. I bisogni degli animali non addomesticati, cioè i mammiferi selvatici, non possono essere riflessi nei circhi itineranti, specialmente per quanto riguarda la loro collocazione ambientale e per quanto riguarda la possibilità che esprimano dei comportamenti naturali. Non esiste un beneficio di carattere educativo, di ricerca e di conservazione derivante dall’utilizzo dei mammiferi selvatici in circhi con animali che possa giustificare il loro utilizzo.”

Ogni anno lo Stato finanzia con più di 3 milioni di euro lo spettacolo con animali contribuendo alla loro sofferenza; il 24 settembre 2013 il Senato della Repubblica ha approvato, con parere favorevole del Governo l’impegno a “prevedere nei prossimi provvedimenti una riduzione progressiva dei contributi, a valere sul Fondo unico per lo Spettacolo di cui alla legge 30 aprile 1985, n, 163, ad esercenti attività circense e spettacolo viaggiante con animali fino a pervenire al completo azzeramento dei contributi nell’esercizio finanziario 2018”.

Tale impegno, dopo NOVE anni ancora non è stato rispettato, neanche in parte.

Nessuno si sogna di mettere in discussione l’innegabile “funzione sociale” riconosciuta dalla legge sul circo del 1968 delle imprese circensi. Indubbiamente, lo spettacolo circense può essere utile alla collettività, ma se si limita ad uno spettacolo fatto da umani: acrobati, illusionisti, clown.. Per essere un’attività “sociale”, il circo deve soddisfare le esigenze di un’ampia comunità e sono sempre più numerosi gli italiani che disapprovano l’uso degli animali nei circhi!

È ora che anche l’Italia segua l’esempio di molti paesi europei come il Belgio, l’Olanda, la Grecia, la Croazia, Malta, la Slovacchia e di quanti hanno già proibito o limitato i circhi con animali, come la Catalogna che da poco ha approvato il divieto di usare animali esotici nei circhi.

Nei circhi italiani ci sono ancora circa 2000 animali prigionieri: la maggior parte di loro, come tigri e leoni, sono nati in cattività, mentre altri sono stati importati, spesso illegalmente.

La Lav RC rinnova l’invito a non portare i propri figli a questi tristi spettacoli in cui dietro il superficiale divertimento si cela lo sfruttamento e la negazione delle libertà. Educare i propri figli alla compassione e all’empatia inizia da semplici prese di consapevolezza: non abituarli a vedere come normale la prevaricazione del più forte sul più debole, non abituarli a deridere chi è sottomesso e sfruttato (foto di repertorio).

Lav sezione Reggio Calabria

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