domenica,Maggio 5 2024

Conflitto Russia – Ucraina, la Chiesa Valdese di Reggio Calabria: «No alla guerra»

I valdesi reggini auspicano «il ritorno sulla strada della diplomazia e il perseguimento di soluzioni per la salvaguardia della vita e del diritto all’autodeterminazione dei popoli e delle persone»

Conflitto Russia – Ucraina, la Chiesa Valdese di Reggio Calabria: «No alla guerra»

La comunità valdese di Reggio Calabria manifesta tutto il suo sgomento per quanto sta accadendo in Ucraina, «dove la pesante escalation militare rischia di sfociare in una guerra di ancor più grandi dimensioni ed esprime il suo profondo timore per una sofferenza inutile e crudele ad opera dei potenti della Terra, che distruggono tutto ciò (relazioni, famiglie, case, prospettive per una vita migliore) che gli esseri umani costruiscono con fatica; testimonia la propria solidarietà a tutte le popolazioni coinvolte nel conflitto».

La comunità valdese di Reggio Calabria condivide «sia l’angoscia di quanti adesso si trovano in Ucraina, sia le ansie delle ragazze e dei ragazzi, delle donne e degli uomini che in Ucraina hanno lasciato gli affetti più cari e, con la speranza di un futuro migliore, dal loro Paese sono arrivati fra noi, nelle nostre scuole e nelle nostre chiese, nelle nostre case e nei nostri stessi luoghi di lavoro». I valdesi reggini si dichiarano «nettamente contrari ai sovranismi emergenti, ai nazionalismi estremistici, agli autoritarismi vecchi e nuovi e sostengono con forza il ritorno sulla strada della diplomazia e il perseguimento di soluzioni che mettano al primo posto la salvaguardia della vita e del diritto all’autodeterminazione dei popoli e delle persone». 

I valdesi reggini pregano «per tutte le sorelle e tutti i fratelli ucraini che soffrono a causa della follia di quest’ennesima guerra e pregano pure per i potenti della Terra, anche quando essi si palesano come nemici della pace e della giustizia, affinché il Signore li illumini. I valdesi tutti fanno proprie le parole di Dietrich Bonhoeffer che negli anni ’30 esortava ad “osare la pace per fede”: la fede nel Dio di Gesù Cristo che proclama “beati i costruttori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”».

top