Reggio, 37 anni fa l’omicidio di Giuseppe Macheda
Agente di polizia municipale, venne ucciso con un colpo di fucile alle spalle mentre faceva ritorno a casa, il 28 febbraio del 1985
Ricorre oggi l’anniversario della morte di Giuseppe Macheda. Macheda era un agente di polizia municipale di 30 anni. Faceva parte di una squadra che, sotto la guida del pretore Angelo Giorgianni, si occupava di combattere l’abusivismo in campo edilizio. Il 28 febbraio 1985 viene ucciso con un colpo di fucile alle spalle mentre faceva ritorno a casa. Questo perché la squadra antiabusivismo nelle settimane precedenti aveva sequestrato numerosi immobili e fatto arrestare molte persone.
Era uno dei dieci uomini che, comandati da un maresciallo, avevano denunciato, nelle ultime due settimane, una cinquantina di persone fra impresari e proprietari di stabili che avevano costruito edifici senza autorizzazione e anche in zone vincolate. Nel 2014 Reggio Calabria ha intitolato a nome suo e a nome di un altro agente ucciso, Giuseppe Marino, la sede del Comando di Polizia Municipale della città.
Un segnale per testimoniare la vicinanza alle famiglie che vivono in silenzio il dolore a causa degli omicidi mafiosi e che troppo spesso vengono dimenticati. Come ricorda Rosa Quattrone, responsabile del gruppo familiari delle vittime della mafia, soltanto «la memoria ci consente di recuperare ciò che abbiamo dimenticato. Il nostro compito è quello di essere testimoni di storie come queste, storie di resistenza civica, con l’obiettivo di trasformare un ricordo privato in memoria collettiva del valore etico delle esistenze dei nostri cari».
