Guerra in Ucraina, in pullman da Locri per dare sostegno e accoglienza ai profughi

Una spedizione di volontari a sostegno dei profughi ucraini è partita stamattina da Locri a bordo di due autobus per accogliere anziani, donne e bambini ed accompagnarli nella Locride. L’iniziativa è stata promossa dalla Caritas diocesana locrese, mentre la delegazione è composta da don Piero Romeo, don Giuseppe Alfano (parroco di Siderno Superiore) e dalla dottoressa Veneranda Morelli. Negli ultimi giorni sono stati raccolti alla Casa Santa Marta materiale di medicazione, farmaci, prodotti per l’igiene e alimentari. Gli autobus viaggeranno alla volta della Slovacchia verso la città di Vysnè Nemeckè, confinante con l’Ucraina. Un progetto umanitario di aiuto concreto verso le popolazioni colpite dalla guerra.

Il ritorno dei missionari e di circa 80 profughi è previsto per la prossima settimana. «Gli sfortunati cittadini ucraini riceveranno la prima assistenza sanitaria presso lo stabilimento termale di Locri- Antonimina – ha spiegato il sindaco di Locri Giovanni Calabrese – per poi trovare ospitalità in alloggi della Curia e in altre strutture che si stanno reperendo sul territorio. Tutti possono volontariamente contribuire a dare il necessario ristoro a persone costrette a fuggire dalla propria terra a causa dell’assurda e vergognosa guerra scatenata dalla Russia contro il popolo ucraino. Perché la pace vince sulla guerra».

«Siamo in viaggio verso la città slovacca di Vyšné Nemecké, al confine con L’Ucraina, per portare beni di prima necessità, materiale medicale e per l’infanzia nonché per portare in salvo donne, bambini e anziani richiedenti rifugio – scrive don Giuseppe Alfano – Una missione di pace a cui hanno aderito in tanti, collaborando e contribuendo alla sua riuscita, un grande slancio di solidarietà da parte di tutta la Locride, ma che non avremmo potuto finalizzare senza la determinante adesione e la professionalità degli Autisti di Autolinee Federico.

Hanno accettato questo impegnativo compito anche con il sostegno delle loro famiglie ed a tutti loro va il nostro più caloroso ringraziamento. Cari Amedeo Palmanova, Vincenzo Tirotta, Giuseppe Romeo, Angelo Busceti, Vincenzo Spataro e Daniele Maiolo che il Signore vi renda merito per il vostro garbo».

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