domenica,Maggio 26 2024

Reggio Sette Punto Zero in protesta davanti al tapis roulant: «Chiuso da troppo tempo»

Siclari: «Ci avevano assicurato che i lavori sarebbero ripresi a dicembre, ma non è stato così. La città si deve svegliare»

Reggio Sette Punto Zero in protesta davanti al tapis roulant: «Chiuso da troppo tempo»

«Non possiamo che sollevare una forma di protesta che, di fronte a tutti i guai che stiamo vivendo (pandemia e guerra dietro l’angolo), può sembrare una sciocchezza, ma non è così: il tapis roulant è chiuso da anni e nulla si muove». Così Ernesto Siclari, presidente di Reggio Sette Punto Zero nel presentare la manifestazione che stasera si è svolta all’ingresso del corso Garibaldi della struttura.

Presenti esponenti del centrodestra del consiglio comunale: tra cui il capogruppo di Forza Italia, Federico Milia ai consiglieri Giuseppe De Biasi, Antonio Caridi, Roberto Vizzari.

Insomma l’immobilità del tapis roulant ed il suo destino sconosciuto diviene metafora della situazione della città, immobile e addormentata. Da qui la manifestazione che vuol spingere i cittadini ad un risveglio. Questo l’intento degli organizzatori.

«Abbiamo voluto dare un’impronta anche simbolica a questa protesta perché non è possibile che la città resti passiva e tutti questi anni si sia assuefatta al cattivo funzionamento delle strutture come questa che è di grande rilevanza, di grande importanza che per la logistica urbana aveva delle funzioni importanti: serviva ai meno abili, agli anziani, alle mamme coi passeggini.

Non basta spazzare e rattoppare per fare di Reggio una città normale e noi oggi chiediamo alla città di risvegliarsi. Perchè in tutti questi quasi nove anni di amministrazione del centrosinistra questa struttura non è stata rimessa in moto?

Abbiamo partecipato come gruppo ai lavori della terza commissione consiliare, durante i quali c’era stato assicurato che, nel mese di dicembre sarebbero ripartiti i lavori per metterla in funzione. Oggi registriamo il totale fermo, con una struttura che, a queste condizioni, continua a degradarsi sempre più».

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