sabato,Aprile 27 2024

Discarica di Melicuccà, arrivano le ecoballe e Palmi torna a protestare

Nell’assemblea è stato deciso di spostare la mobilitazione a Reggio Calabria, con un presidio davanti al consiglio regionale

Discarica di Melicuccà, arrivano le ecoballe e Palmi torna a protestare

Arrivano le ecoballe nella discarica e Palmi torna a protestare in piazza. Città e metropolitana di Reggio Calabria e Regione nel mirino, benchè – come è stato spiegato nell’assemblea popolare convocata a tarda sera davanti al municipio – per lo stoccaggio nel sito di Melicuccà dei rifiuti prodotti dagli impianti di trattamento della provincia, la società multiutility voluta dal presidente Occhiuto non abbia ancora competenze. «L’atto che autorizza il conferimento da parte dell’Ato provinciale – ha detto l’assessore Alessandro Riotto – è nei sei mesi di proroga stabiliti dalla legge regionale e si è potuti arrivare ciò, baipassando la sentenza del Tar che aveva bloccato tutto, solo grazie ad una relazione dell’Arpacal che ha ricalcolato le distanze tra la discarica e la sorgente dell’acquedotto Vina». È andata di corsa la Città metropolitana, dopo le bacchettate della Regione per i ritardi accumulati, ed entrando nel sito di contrada La Zingara gli effetti dell’intervento emergenziale si vedono tutti.     

All’ingresso è rimasta la vecchia segnaletica e nulla informa sulla novità, si vedono muletti trasportare le ecoballe attraverso veri e propri ruscelli di acqua incontrollata, il puzzore è indescrivibile e i rifiuti arrivano a bordo di mezzi che hanno cassoni chiusi, mentre si vedono cataste di copertoni lasciati sul terreno senza teli di protezione. «Il trasporto è partito da prima di Ferragosto», spiega uno degli addetti incontrati nell’area. Nell’assemblea è stato deciso di spostare la mobilitazione a Reggio Calabria, con un presidio davanti al consiglio regionale che proprio per oggi è stato convocato su altre questioni, ed è pure stata annunciata l’intenzione di tenere un picchetto continuo davanti all’impianto.

Assente perché fuori città il sindaco Giuseppe Ranuccio. Hanno parlato anche l’assessore comunale Giuseppe Magazzù e il senatore Fabio Auddino. Gli amministratori hanno annunciato la predisposizione di un nuovo ricorso al Tar, mentre il consigliere regionale forzista Giuseppe Mattiani – dopo aver detto di informato il presidente Occhiuto sulla propria contrarietà – ha proposto «la stesura di una istanza precauzionale da indirizzare tanto al governatore quanto al sindaco metropolitano per chiedere l’immediata interruzione dello stoccaggio». Il consigliere palmese è stato inoltre investito del compito di presentare una mozione in Consiglio, «per la seduta di domani (martedì, ndr) non è tecnicamente possibile», ha detto lui.     

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