giovedì,Maggio 2 2024

Polistena, al via il progetto “Call-me, un Lions risponde”

Avviato dal Lions Club Polistena Brutium, è finalizzato ad aiutare i cittadini nei vari problemi quotidiani colmando anche il divario con le istituzioni

Polistena, al via il progetto “Call-me, un Lions risponde”

“Call-me, un Lions risponde” è il service avviato dal Lions Club Polistena Brutium, presentato lunedì in conferenza stampa, nella propria sede sita all’interno del Palazzo confiscato alla mafia, oggi Centro polifunzionale padre Pino Puglisi, gestito da don Pino Demasi, socio del club.

Alla presenza di numerosi giornalisti, personalità Lions del distretto, amministratori  e cittadini, il presidente del club, Gianluca Versace ha illustrato la nascita del service «meditato e studiato da tutto il club per colmare un gap tra istituzioni e utente, sanità e paziente. Dopo un’attenta ricerca dei bisogni del territorio – ha spiegato – dopo le esperienze sociali singole e di club, abbiamo deciso di essere ancora più di supporto ai nostri amici, uomini e donne del territorio, che ne hanno bisogno». Il presidente ha sottolineato che «chiamando il numero 333 4949149, “Call-me, un Lions risponde”, cercheremo di guidare l’utente per aiutarlo a  raggiungere l’obiettivo prefissato».

«Già, quasi 10 anni fa – ha aggiunto la socia Monica Minì, componente del comitato dedito al service, insieme a Emma Sterrantino, Rosalba Sciarrone e Elena Casella – il Lions Club Polistena Brutium ha  attivato lo “Sportello dei diritti del cittadino”, avvalendosi della collaborazione  di qualificati professionisti. Lo sportello è  sempre stato finalizzato a fornire a chiunque, in maniera gratuita e sussidiaria, informazioni, orientamento,  consulenza in ambito legale, medico e nei rapporti con la pubblica amministrazione e oggi aggiungiamo quella psicologica, fiscale, bancaria, scolastica, tecnica e edile.

Ed attenzionando, sempre più i bisogni del territorio – ha continuato – abbiamo pensato di dare spazio all’interno dello sportello anche all’autismo, disturbo dell’età evolutiva che si sta diffondendo sempre di più, ma che non è ancora molto conosciuto. Il nostro intento è quello di creare osmosi tra i familiari dei ragazzi che soffrono di questo disturbo organizzando una serie di incontri, affinché le famiglie possano relazionarsi tra di loro, scambiando le loro esperienze».

Relativamente a questo punto, ove necessario, il Club si avvarrà anche dell’esperienza di Anna Arena, presidente di “Intorno a me 1000 colori”, cooperativa che opera al fianco dei soggetti e delle famiglie con “bisogni speciali” ed è costantemente impegnata sul territorio locale e regionale, promuovendo una serie di progetti indirizzati principalmente all’integrazione sociale di soggetti con difficoltà relazionali, cognitive, comportamentali, emotive, sensomotorie e motivazionali.

Molti e pertinenti gli interventi, tra i quali sono spiccati quelli del sindaco di Scido Giuseppe Zampogna che, anche in qualità di presidente dei sindaci della Piana, ha comunicato l’intenzione di promuovere tra gli altri amministratori il progetto, per dare allo stesso massima diffusione e, quello del sindaco di Terranova Sappo Minulio Ettore Tigani, che ha messo a disposizione dei locali attrezzati al fine di consentire al club di operare anche direttamente sul territorio del suo Comune. Il numero di telefono sarà attivo da lunedì 19 dicembre, tutti i giorni esclusi il sabato e la domenica, dalle ore 9 alle 12 e dalle 16 alle 20.

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