A Reggio il racconto delle epoche attraverso i calendari e i biglietti di auguri – FOTO E VIDEO

«Accompagnano lo scorrere dei giorni e l’alternarsi delle stagioni fin dall’antichità. In particolare nei secoli scorsi, i calendari hanno avuto una fioritura anche in termini artistici, impreziosendo anche le case in cui venivano esposti». La passione per la bellezza e l’eleganza di oggetti d’epoca ha condotto la collezionista di Reggio Calabria, Lucia Federico, a raccogliere anche calendari di ogni forma e dimensione.

Storie, arte e costumi

I calendari per scandire 365 giorni ogni anno, anche oggetti artistici e d’epoca, rappresentativi di usi e costumi e pure celebrativi. La loro trasformazione nei secoli rivela un affascinante connubio tra eleganza e utilità. Lo scatto si registra al momento di diventare mezzo di promozione pubblicitaria di molti commercianti e si completa al momento di divenire scrigno di arte e di citazioni di illustri scrittori come Shakespeare. Regalati ai lettori, in abbinamento ai giornali, arrivano in tutte le case. Tra le chicche, e gli omaggi più ricercati, un calendario che abbraccia due secoli.

«Dagli almanacchi popolari ai calendari lunari, espressione della saggezza contadina, fino ad originali creazioni artistiche diffusesi, come accadde per i biglietti di auguri, laddove fiorente era l’arte tipografica e illustrativa. L’originalità era data anche dalla forma, come per esempio quella che richiamava eleganti ventagli, da esporre su un mobile nella propria casa o da regalare.

Dunque da oggetto di pregio a omaggio per i lettori di riviste. Tra quelle più note la The Youth’s companion, rivista americana per bambini, editata tra il 1827 e il 1929. Questo fu il momento in cui il calendario entrò nelle case di tutti, diventando molto più popolare, in forme e con illustrazioni sempre molto originali», ha spiegato ancora la collezionista Lucia Federico.

Testimoni silenziosi del tempo che scorre

Una collezione che custodisce emozioni universali, perché tali sono quelle racchiuse in ogni anno di vita. «La memoria di tempi passati ha sempre qualcosa da insegnarci e da offrire. I calendari sono dei testimoni silenziosi di questo tempo che passa. Sensazioni da non dimenticare come quelle racchiuse in un biglietto di auguri per il nuovo anno», ha spiegato ancora la collezionista reggina Lucia Federico.

Con lei si schiude, infatti, anche uno scrigno di storie legate al Natale e alla fine dell’anno che ci conduce alla scoperta della tradizione dello scambio di auguri. Essa è raccontata nella collezione di biglietti assolutamente originali e particolari. Una storia che ci porta indietro di due secoli, all’Inghilterra vittoriana.

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