Facoltà di Medicina a Reggio, il rettore Zimbalatti: «Massima apertura, ma serve confronto» – VIDEO

«Certamente il nostro territorio necessita di svilupparsi anche attraverso nuovi percorsi. Positive, dunque, le discussioni in merito all’ipotesi di istituire a Reggio la facoltà di Medicina, tenendo ben presente la necessità di approfondire molteplici aspetti. La posizione della Mediterranea è certamente di assoluta apertura. Un’apertura consapevole che tale iter impone delle azioni di accompagnamento strutturale molto importanti. Del resto, anche l’esperienza già in atto presso l’Unical di Cosenza lo sta dimostrando».

Apertura nella consapevolezza

Disponibilità e apertura nella consapevolezza di un iter strutturato che, prima di essere avviato, necessita di un confronto articolato con le parti sociali e di importanti investimenti. Ecco quanto manifestato dal rettore dell’università Mediterranea di Reggio Calabria, Giuseppe Zimbalatti, con riferimento al dibattito politico in atto sull’ipotesi dell’istituzione della facoltà di Medicina anche nella città dello Stretto.

Un’ipotesi già in linea con i due corsi interateneo già attivi a Reggio in Infermieristica, con accesso su scala nazionale, e Scienze sportive. Essi si inquadrano in ambito sanitario e sono frutto della sinergia con l’università Magna Grecia di Catanzaro.

La collaborazione con l’ateneo di Catanzaro

«Siamo già presenti in ambito sanitario e con una fruttuosa collaborazione con l’università di Catanzaro. Questo aspetto assume particolare rilevanza, se pensiamo che una facoltà di Medicina non si crea dal nulla. Le basi per una discussione ci sono certamente come ci sono anche le sinergie istituzionali, essenziali in questo percorso molto, molto complesso. Consapevoli delle necessità del nostro territorio e anche delle criticità da superare, è fondamentale una discussione molto approfondita e un’analisi ex ante di possibilità e ricadute», spiega ancora il rettore Zimbalatti.

Mediterranea, incremento del personale

Intanto la Mediterranea ha concluso l’anno con l’espletamento di una serie di atti amministrativi e con significativi rafforzamenti sul fronte del personale.

«Abbiamo proceduto con la consueta approvazione di atti ordinari, come bilancio consuntivo e previsionale. Con riferimento alla struttura organizzativa, abbiamo stabilizzato 11 dipendenti che da tempo operavano all’interno dell’ateneo; relativamente alla didattica e alla ricerca, ambito del Pnrr in cui l’ateneo reggino è molto coinvolto, rispettivamente entreranno in servizio 11 nuovi ricercatori di tipo B, 20 nuovi professori associati e 3 professori ordinari.

Stiamo, altresì, completando l’iter per l’ingresso in servizio di 20 dottorandi di ricerca per dare supporto alle attività finanziate con il Pnrr», ha sottolineato ancora il rettore.

Cresce l’offerta formativa

All’orizzonte anche l’ampliamento dell’offerta formativa della Mediterranea, in questo caso, con l’avvio dell’iter di attivazione di due nuovi corsi di laurea magistrale. «Il Coruc, il comitato regionale delle università calabresi, ha dato parere favorevole all’attivazione di due nuovi corsi di laurea magistrale. Essi sono in linea con la nostra missione Mediterranea, ossia Design delle culture mediterranee e Scienza dell’Educazione.

Quindi siamo al lavoro per potenziare e qualificare sempre più la nostra offerta formativa. In questa specifica circostanza, si tratta di due lauree magistrali in linea con percorsi triennali che hanno già riscosso notevole interesse», ha spiegato ancora il rettore Giuseppe Zimbalatti.

Un’eccellenza riconosciuta

Prospettive di crescita che si accompagnano al consolidamento di un’eccellenza già riconosciuta.

«Il dipartimento di Ingegneria dell’informazione, delle Infrastrutture e dell’Energia Sostenibile è stato tra i 180 ad essere insignito del riconoscimento di “Dipartimento di eccellenza da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca, Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca Anvur.

Si tratta dell’unico Dipartimento di area Ingegneria tra Calabria e Sicilia e fra i pochissimi riconosciuti nel Mezzogiorno d’Italia. Una punta avanzata di un ateneo che propone didattica e ricerca di assoluta qualità. Un segnale importante che riceviamo e trasmettiamo al territorio di esempio e buone pratiche che vogliamo continuare a promuovere e a incentivare». Così ha concluso il rettore dell’università Mediterranea di Reggio Calabria, Giuseppe Zimbalatti.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google