mercoledì,Maggio 8 2024

A Brancaleone un film su Pavese, il proprietario della casa del confino Tringali: «Una bella sorpresa»

Alessandro Preziosi, alla sua prima regia, dirigerà un lungometraggio ispirato al romanzo Il Carcere dello scrittore piemontese, confinato in Calabria dal regime fascista

A Brancaleone un film su Pavese, il proprietario della casa del confino Tringali: «Una bella sorpresa»

Sarà ambientato a Brancaleone uno dei prossimi film sostenuto dalla Calabria Film Commission, ispirato al romanzo “Il carcere” dello scrittore piemontese Cesare Pavese, confinato proprio a Brancaleone durante il regime fascista. Sarà la prima esperienza registica dell’attore di origini napoletane, Alessandro Preziosi.

«Leggere questa notizia è stata una sorpresa. Una bella sorpresa. Se girassero qui il film per la prima volta, da quando io ne sono proprietario, la stanza del confino di Pavese diventerebbe anche set cinematografico per un film. Sono contento che questa storia continui a essere raccontata anche in un nuovo lungometraggio e che questo luogo continui a ospitare esperienze così importanti. Questa casa è ormai un punto di riferimento culturale e io sono sempre molto felice di accogliere chiunque voglia visitarla. È un modo per dare il mio contributo alla memoria significativa che essa custodisce», ha commentato Tonino Tringali, oggi proprietario della casa in cui Cesare Pavese fu confinato nel 1935.

Il confino

A Brancaleone Pavese arrivò ammanettato e scortato. Era il 3 agosto del 1935. Da uomo e letterato non allineato al regime fascista, ingiustamente accusato di essere un sovversivo, venne esiliato in fondo all’Italia. Condannato a tre anni di confino, poi ridotti a sei mesi, scontò la sua pena dall’agosto del 1935 fino al 15 marzo 1936. Non ritenuto indigente, non gli fu riconosciuto un sussidio, motivo per cui a Brancaleone impartiva lezioni di latino e letteratura italiana per vivere. Un’attività che gli valse a Brancaleone il soprannome di “U prufissuri”.

Nuova opportunità di valorizzazione

La notizia ha generato grande curiosità anche a Brancaleone che molto tiene a questa memoria. Questa esperienza sarà una nuova opportunità di valorizzazione per la dimora del Confino di Cesare Pavese, divenuta ormai un luogo aperto a iniziative culturali e meta di turisti. «Un polo culturale per tutta la Città Metropolitana di Reggio Calabria, visitata da numerosi turisti ed appassionati di letteratura, dove si tengono regolarmente reading letterari, mostre, dibattiti, convegni, workshop e quant’ altro», si legge sul sito della pro loco di Brancaleone.

La descrizione

Il noto attore Alessandro Preziosi, non è ancora mai stato nella casa del confino. Eppure diversamente sembrerebbe dalle dichiarazioni riportate da un’agenzia di stampa circolata nei giorni scorsi. In essa la descrive come una casa «rimasta intatta in cui si respira ancora oggi la solitudine e l’amarezza dello scrittore che proprio lì iniziò ‘Il mestiere di vivere’, quel diario puntigliosamente appuntato fino al giorno del suo suicidio».

Preziosi di nuovo in Calabria

Tra le sue interpretazioni anche quella del giudice del tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, Marco Lo Bianco, nel film Liberi di Scegliere. Diretto nel 2019 da Giacomo Campiotti, è ispirato all’esperienza del presidente del tribunale per i minorenni della città dello Stretto, Roberto Di Bella. Egli per la prima volta in Italia sperimentò l’allontanamento dei minori dalle famiglie di origine mafiose, per fare sperimentare un’alternativa di vita e consentire loro di essere liberi di scegliere.
Le riprese si svolsero tra Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Il progetto cinematografico de Il carcere è ancora allo stato embrionale. Il film rientrerà, comunque, tra le produzioni nazionali e internazionali ammesse nel bando di oltre sette milioni di euro promosso in aiuto al settore audiovisivo.

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