martedì,Maggio 21 2024

I “No ponte” pronti a rispolverare bandiere e striscioni: «Torneremo a manifestare riempiendo le piazze»

Un calendario che prende forma quello che il movimento sta mettendo a punto per riorganizzare una battaglia sopita nell’ultimo decennio

I “No ponte” pronti a rispolverare bandiere e striscioni: «Torneremo a manifestare riempiendo le piazze»

Quella del ponte sullo Stretto sarebbe una «campagna di distrazione di massa lanciata da Salvini». Il movimento No Ponte è tornato a riunirsi a Villa San Giovanni dove, nella sede del Nuvola Rossa, è partito un fitto confronto per definire le prossime mosse. Hanno scaldato i motori anche considerando come il Governo stia stringendo i tempi per chiudere la fase della consultazione.
Infatti, non è passato inosservato l’annuncio del Mit dell’inserimento del progetto del Ponte di Messina nel programma della Rete transeuropea di trasporto (TEN-T).

«Notizia roboante che si scontra con l’effettiva portata dell’emendamento voluto dagli eurodeputati della Lega e che riguarda l’aggiunta di un collegamento “Villa San Giovanni – Messina”, come “autostrada, linea ferroviaria passeggeri, linea ferroviaria merci (ponte, collegamento fisso)”, nell’ambito del “Corridoio scandinavo-mediterraneo”. Un emendamento che, se dovesse essere ratificato dal voto dell’Europarlamento, potrebbe sì vedere dei futuri finanziamenti, ma chiaramente subordinati alla realizzazione di un progetto concreto».

Ma per i No Ponte «qui casca l’asino perché, nonostante la ferocia di alcuni interventi al riguardo e che puntano a creare confusione tra “progetto definitivo” e “progetto esecutivo”, di concretezza ancora non vi è traccia. Nella fase di progettazione definitiva, il livello a cui si è arrivato prima di chiudere la partita ai tempi del governo Monti, in base al vecchio codice appalti (nel nuovo codice appalti è stato addirittura eliminato come livello di progettazione) non bisogna dimostrare la costruibilità dell’opera. È la progettazione esecutiva a doverlo dimostrare, e come ha detto più volte Remo Calzona, tra i massimi esperti in materia, che è stato direttore del Comitato tecnico-scientifico della Stretto di Messina, e a scanso di ogni equivoco acceso sostenitore della necessità di costruire il Ponte, quel progetto non è ad oggi realizzabile. E probabilmente vedremo approvare diverse programmazioni pluriennali europee prima di arrivare a questa progettazione, con buona pace di chi esulta a queste non-notizie».

Adesso è finito il tempo, oggi il sindaco di Villa San Giovanni sarà a Roma ad esporre le richieste della città ma dal fronte del No non c’è alcuna intenzione di arretrare: «Torneremo a riempire le piazze – ha detto Maurizio Marzolla del movimento – ci sarà il popolo calabrese e siciliano a dire no a un’opera che non è fattibile oltre che a non essere una priorità per questa terra».

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