Il sindaco di Palizzi ai turisti: «Spianare le dune? Non se ne parla»

La pulizia delle spiagge a Palizzi è in atto, ma per alcuni turisti non basta. Ogni anno, ad inizio estate, alcuni di essi si recano in Comune ed altri protestano sui social chiedendo al civico consesso di spianare la spiaggia per rimuovere le dune ed estirpare la vegetazione autoctona.

II tratto di spiaggia ricadente sul territorio viene in questi giorni ripulito da plastica, vetro e rifiuti, ovvero da tutto ciò che la natura non ha creato, con la speranza che possa mantenersi così per tutta la stagione. Eppure ci sono sempre quelle persone che continuano a confondere la flora autoctona con l’immondizia.

Ma il Sindaco di Palizzi, Umberto Felice Nocera, non ci sta, e risponde a muso duro alle continue pressioni con un accorato post sui social network, affidandovi un sentito pensiero personale.

Il messaggio del sindaco

«Sento l’esigenza – scrive sul suo profilo facebook il primo cittadino di Palizzi Umberto Felice Nocera – di chiarire alcune cose, al fine di far capire a tutti che la mancata realizzazione di determinati interventi non è il capriccio di un sindaco disattento o poco volenteroso, ma scaturisce da un divieto previsto da leggi e regolamenti regionali, nazionali ed europei finalizzati a tutelare il patrimonio naturale di cui le nostre coste dispongono.
La violazione di queste norme comporta, ovviamente, problemi giudiziari e l’irrogazione di elevate sanzioni.

La spiaggia di Palizzi, al pari di quelle di tutta la costa dei Gelsomini, rappresenta a livello nazionale uno dei più importanti siti che contano la presenza di specie vegetali psammofile, cioè piante che crescono e vivono solo in spiaggia, e siti riproduttivi di specie protette.

Relativamente alla fauna, sulle nostre spiagge, infatti, nidifica la tartaruga “Caretta caretta” – giusto ieri vi abbiamo raccontato dalla vicina Bova Marina dell’ arrivo di un esemplare fra i bagnanti, ndr – e nidifica un piccolo uccellino, il Charadrius alexandrinus, più comunemente noto come “Fratino”.

Per quanto concerne la flora, sulle dune di Palizzi cresce una piccola pianta, presente solo qui e in nessun altro posto d’Italia, chiamata Aizoon Hispanicum L., e il più comune Giglio di mare, c.d. Pancratium maritimum, l’Ephedra distachya, e tante altre piante protette. Tale vegetazione, anche quando secca e deperiente, ha una sua importante funzione nell’ecosistema spiaggia, anche di efficace contrasto all’erosione costiera, in quanto, per trovare la necessaria umidità, sviluppa spesso profondi e complessi apparati radicali che fissano la sabbia in loco.

Al fine di tutelare specie e habitat di cui sopra, con la Direttiva comunitaria 92/43/CEE “Habitat”, a partire dagli anni ’90, furono istituiti i SIC (Siti di Importanza Comunitaria), divenuti oggi ZSC (Zone Speciali di Conservazione).
Tra Melito e Capo Bruzzano ne esistono 7 giustapposti a costituire una lunga ed unica fascia protetta.
Nel caso di Palizzi, tutto il litorale del Comune ricade in tre differenti ZSC: IT9350141 Capo S. Giovanni; IT9350144 Calanchi di Palizzi Marina; IT9350142 Capo Spartivento, di cui è ente gestore la Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Nelle Misure di Conservazione approvate per le tre ZSC la pulizia meccanica della spiaggia, il taglio della vegetazione, le attività di spianamento, così come tutte le altre attività potenzialmente impattanti, sono espressamente vietate.

I turisti che considerano “erbaccia” le piante psammofile di una delle ultime spiagge naturali d’Italia, qual è quella di Palizzi, devono capire, dunque, che ci si trova in una area protetta, in una specie di paradiso della biodiversità tutelata dalla legge che il sindaco ha l’onere e l’onore di preservare.

La presenza delle piante, ad ogni modo, non ostacolerà il passaggio dei bagnanti, perché verranno realizzati appositi sentieri per raggiungere la battigia, atteso che ad essere interessato dalla vegetazione è soltanto il primo tratto di spiaggia.
La rimanente parte è tutta libera.

Non dimentichiamo che sulla Terra siamo ospiti e non padroni e dobbiamo rispettare la natura senza depredarla».

Le reazioni

Nel giro di un paio di giorni sono arrivati centinaia di mi piace, commenti, condivisioni, ed attestati di solidarietà al “sindaco ambientalista” provenienti da tutta Italia. Plaude il WWF di Crotone. “Ecxcellent signore Sindacò” scrive una turista di origini francesi. “Avercene di Sindaci così! Mentre a Napoli ci si batte con ‘Mare libero e gratuito Napoli’ per l’accesso libero alla spiaggia, c’è chi fa il proprio ruolo di amministratore del patrimonio immateriale dello stato garantendo che venga utilizzato e al tempo stesso, sia rispettato l’ambiente che ci ospita. Grazie! Anche se siamo distanti, siamo tutti parte di un’unica Pangea” scrive Martina dell’Associazione GRIDAS di Napoli.

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