Omicidio Scopelliti, la figlia Rosanna invoca «Verità e giustizia in tempi umani»

«La verità è che dovresti essere qui. E invece hanno deciso che non puoi. La verità è che la morte non c’entra. Quella sarebbe stata accettabile forse, a un certo punto». Così in un post sui suoi canali social Rosanna Scopelliti, figlia del magistrato reggino Antonino assassinato a Villa San Giovanni nel 1991 e il cui delitto è ancora senza un colpevole.

«Quello che noi accetterò mai – prosegue – è che ti abbiano strappato a me, a noi, senza pietà. E che ancora oggi non so di chi è la colpa, perché, cosa è successo davvero. Ipotesi. Trattati. Gente che dice la sua, ognuno sa, ognuno ipotizza, promette, ci vuole tempo».

«Domande senza risposte. Ancora e ancora e ancora. Tempo che scorre lento o veloce che sia. Passa. E la stanchezza inizia a farsi sentire. Nei rituali che perdono di senso, nella memoria sbiadita, nelle celebrazioni e nelle strette di mano. “Eh, ma tu cosa vuoi? Sembra che non ti accontenti mai”. Verità e giustizia. In tempi umani» conclude Rosanna Scopelliti.

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