martedì,Aprile 30 2024

Feroleto della Chiesa, scoperta una grotta leggendaria

Secondo la leggenda al suo interno veniva estratto dell’oro per la Casa dei Borbone, ma venne coperta dal terremoto del 1783

Feroleto della Chiesa, scoperta una grotta leggendaria

Una grotta leggendaria è stata scoperta a Plaesano, frazione di Feroleto della Chiesa, ad opera dei geologi Nicola Mari, Vincenzo Muratore e Roberto Orfanò, che hanno avviato la spedizione proprio con l’intento di riportare alla luce quella cavità di cui si parlava solo nei libri. Ed è proprio da un antico libro, trovato circa 60 anni fa negli archivi di Reggio Calabria da un prozio di Nicola Mari – Gregorio – che tutto ha avuto inizio.

«In questo libro – racconta Mari – si parlava di una vena d’oro, presente all’interno di una grotta, nei dintorni dell’area dove è stata rinvenuta la grotta, che attorno al 1.700 veniva usata per pagare tributi ai Borboni. La vena aurifera però, sarebbe stata persa per sempre in seguito al disastroso terremoto del 1783». Attratto da questa storia, Mari già da diversi anni si era messo sulle tracce di questa grotta, con l’intento di riportarla alla luce e con perseveranza, a quanto pare, ci è riuscito. Resto però ancora il mistero, se in quella cavità, ci sia davvero dell’oro o è solamente una leggenda.

«Geologicamente non è possibile che ci sia oro in questa zona della Calabria – ha spiegato il geologo – dal momento che è composta principalmente da rocce sedimentarie (calcareniti del Pleistocene). Anche in seguito all’esplorazione della grotta non abbiamo rinvenuto tracce del prezioso elemento. Tuttavia, abbiamo trovato una sezione della grotta irraggiungibile, con solamente 10 centimetri di spazio per passare, troppo pochi per un essere umano. Può quindi darsi che la sezione crollata dietro la quale ci sia la mitica “vena d’oro” si sia perduta in quel cunicolo? Chi lo sa. Per ora, quella dell’oro resterà una leggenda».

E proprio per questo fantomatico giacimento d’oro, che i tre geologi, dopo averla esplorata in lungo e in largo, raccogliendo tutti i dati necessari per far sì che questa nuova grotta venga inserita nella cartografia regionale della Calabria, hanno proposto come nome, quello di “Grotta della vena d’oro”.

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