L’Unione nazionale consumatori stila una classifica stima una classifica sulle città più virtuose d’Italia in termini di spesa aggiuntiva più bassa. Nella graduatoria il primo posto va a Potenza, con l’inflazione più bassa del Paese, +3,5%, e dove in media si spendono “solo” 691 euro in più all’anno. Al 2° posto Catanzaro, seconda per inflazione (+4,3%, +803 euro). Medaglia di bronzo Reggio Calabria (+4,7%, +878 euro). Bene anche Caserta (4° posto), Ancona (7°), Bari (8°) e Cagliari (10° posto, con +5,5% e 1. 033 euro).
È Genova la città che registra l’inflazione più alta d’Italia: +8,2%, che si traduce in una maggior spesa aggiuntiva annua di 1.787 euro per una famiglia media.
Quanto alle Regioni in testa alla classifica delle più costose, con un’inflazione annua al +7,9%, abbondantemente la più alta d’Italia, c’è la Liguria che registra a famiglia un aggravio medio pari a 1. 630 euro su base annua. Segue l’Umbria, dove la crescita dei prezzi del 6,7% implica un’impennata del costo della vita pari a 1. 513 euro, terza la Lombardia, dove nonostante l’inflazione sia inferiore a quella nazionale, +5,8%, il rincaro annuo è di 1. 507 euro. La regione più risparmiosa è ancora una volta la Basilicata, +3,6%, pari a 697 euro, seguita dal Molise (+5,1%, +934 euro). Medaglia di Bronzo per la Calabria (+5,2%, +951 euro).
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