domenica,Maggio 19 2024

Musica e letteratura in scena a Borgo Nocille

Atto sociale e divertimento, la “Letteratura in musica” e le cover dei più grandi cantautori italiani nello spettacolo di Gianluca Lalli che ieri sera ha animato il borgo

Musica e letteratura in scena a Borgo Nocille

Da Silone a Carlo Levi, passando per Alda Merini e 1984 di Orwell. E ancora gli “Scapigliati”, “La nave dei folli”, Rodari, Trilussa. Un vero e proprio viaggio nella letteratura da Omero ai giorni nostri. Anzi “La letteratura in musica”. Questo lo spettacolo del musicista Gianluca Lalli andato in scena ieri sera in un illuminato e ridente borgo Nocille, vestito a festa e colmo di gente. Due ore di musica che hanno regalato al pubblico presente momenti di autentica emozione con le opere letterarie musicate dal cantautore marchigiano e le cover delle più grandi canzoni d’autore.

Un viaggio tra letteratura e musica

La musica per il sociale. Unita alla letteratura. Un progetto, quello della “Letteratura in musica”, candidato al premio Tenco, che mette insieme le due somme arti «ed è in grado di parlare soprattutto ai giovani con il fine di avvicinarli ai grandi autori e pensatori» ha affermato il musicista in apertura. E così ieri sera si è compiuto questo viaggio. Cavalcando i secoli, Gianluca Lalli si è esibito, con l’immancabile chitarra, in un live che è partito da Omero, «dalla figura di Elena, che la misoginia greca ha reso colpevole di essere l’origine della guerra, e da quella di Tersite, il primo disabile della letteratura occidentale e anche il primo pacifista che diceva che la guerra era una cosa ridicola, ma purtroppo dopo migliaia di anni il problema non è stato risolto».


Poi è stata la volta delle sonorità e dell’importante messaggio di fondo de “L’uomo, la pecora e il lupo” e de “Il paese dei bugiardi” di Rodari.

E ancora “1984” di Orwell, Arrigo Boito e «il Jekill and Hyde che abbiamo tutti dentro di noi e che a volte ci divide». Sono state quindi musicate opere di denuncia sociale come “Fontamara” e l’ora della rivolta per l’acqua, “Cristo si è fermato a Eboli”, “La Nave dei Folli” e i 12 pazzi che andavano alla ricerca del paese di Cuccagna, “Stella di neve” e una lirica alla “Libertà” di trilussiana memoria, in una sorta di fil rouge legato dalla missione artistica declinata nella sua prospettiva sociale.


Sul finale, le cover dei cantautori italiani, hanno fatto partecipare anche il pubblico presente, con un omaggio a grandi come Rino Gaetano, De Gregori e Bennato.

Borgo Nocille in festa

Un’opera educativa, attraverso il mezzo sempre efficace della musica «in una location significativa come Borgo Nocille, un luogo di recupero delle nostre origini, delle nostre tradizioni, delle nostre radici» ci ha tenuto a sottolineare Lalli.
«Grazie a tutti per essere qui, in un posto che stiamo facendo volare. Vedere tutta questa gente in un borgo che prima era disabitato è una grande emozione» ha esordito con orgoglio e commozione Demetrio Laganà, presidente dell’associazione Borgo Nocille.

Un borgo decisamente rinato grazie alle tante attività realizzate dall’associazione nel corso dell’anno e che hanno coinvolto grandi e piccini e soprattutto le scuole del territorio, con percorsi didattici ed esperienziali ad hoc, dalla vendemmia all’apicoltura, al trekking con gli asini, ma anche cene,
aperitivi e degustazioni dei prodotti tipici locali.

A breve, i prossimi appuntamenti estivi organizzati nella suggestiva cornice del borgo, con diverse iniziative previste per la seconda parte del mese di agosto su temi culturali rilevanti.

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