lunedì,Maggio 6 2024

Reggio, presentato il progetto “Solo Tu” per contrastare la violenza di genere – VIDEO

Questa mattina la conferenza stampa al Comune che supporta l'iniziativa. Un calendario di appuntamenti fino ad aprile 2024 scandirà il percorso. Coinvolti il liceo scientifico Alessandro Volta e l'istituto d'Istruzione Superiore Fermi-Boccioni

Reggio, presentato il progetto “Solo Tu” per contrastare la violenza di genere – VIDEO

Innescare una rivoluzione culturale che investa il mondo dell‘affettività e quello della socialità nel segno del rispetto e della pari dignità tra uomo e donna. Necessario scardinare il paradigma del dominio maschile e della subalternità femminile; alimentare con processi culturali la consapevolezza di una diversità pronta alla scoperta, alla contaminazione e al superamento del conflitto con il dialogo e il confronto.

Non solo la dimensione securitaria rigorosa e severa della legge, e delle istituzioni preposte a garantirla. Essenziale anche quella sociale e culturale degli attori impegnati nei processo di profondo rinnovamento sociale e svecchiamento degli approcci e dei ruoli. Attori che come in questo caso, sono supportati dalle istituzioni.

“Solo tu puoi determinare un cambiamento” è la denominazione scelta per la campagna di sensibilizzazione per il contrasto alla violenza di genere. Essa costituisce il cuore pulsante del progetto promosso dalla casa rifugio Angela Morabito, gestita dall’associazione Piccola Opera Papa Giovanni di Reggio Calabria. Il progetto è promosso in collaborazione con l’impresa teatrale Scena Nuda.

La presentazione

Questa mattina la sala dei Lampadari Italo Falcomatà di palazzo San Giorgio, sede del comune di Reggio Calabria, ha ospitato la conferenza stampa di presentazione. Sono intervenute Irene Calabrò e Angela Martino, rispettivamente assessore comunale alla Cultura e alle Politiche di genere.

Hanno illustrato il progetto Teresa Timpano, direttrice artistica della compagnia Scena Nuda e della rassegna, Francesca Mallamaci, responsabile del centro antiviolenza e della casa rifugio Angela Morabito – Piccola Opera Papa Giovanni e coordinatrice del progetto, Lucia Lipari, esperta di politiche di genere e coordinatrice del progetto. La conferenza stampa è stata coordinata dalla giornalista Paola Abenavoli.

La sensibilizzazione è prevenzione

Saranno coinvolte, in particolare le nuove generazioni, segnatamente il liceo scientifico Alessandro Volta e l’istituto d’Istruzione Superiore Fermi-Boccioni di Reggio Calabria, che ospiteranno rispettivamente percorsi di educazione all’affettività e laboratori teatrali.

«È divenuto essenziale sensibilizzare le giovani generazioni rispetto al fenomeno grave e diffuso della violenza sulle donne. La sensibilizzazione è di fatto prevenzione. Noi tocchiamo con mano il dramma che si consuma dentro le mura domestiche. Non si tratta di una questione familiare ma sociale. Un fenomeno cha chiama in causa tutti, donne e uomini e tutti i livelli istituzionali.

Sono sempre in aumento le richieste di aiuto ma i centri antiviolenza da soli non possono fronteggiare il fenomeno. Devono essere sostenuti dalla politica.

Le istituzioni devono dare delle risposte più adeguate alle esigenze e al vissuto drammatico delle donne vittime di violenza». Lo ha sottolineato Francesca Mallamaci, responsabile del centro antiviolenza e della casa rifugio Angela Morabito – Piccola Opera Papa Giovanni di Reggio Calabria.

La cultura antidoto contro la violenza

«Il trend di violenza non è di segno negativo ecco perché riteniamo la cultura come antidoto da rafforzare affinché sia sempre più efficace. L’obiettivo è quello di scardinare e destrutturare quella subcultura che relega le donne a un ruolo sottomesso e marginale per equilibrare le relazioni e favorire così il decremento dei casi di violenza. È evidente che la sola repressione non basta.

Gli uffici di polizia sul territorio di Reggio Calabria, nei primi sei mesi del 2023, hanno trattato 38 ipotesi di violenza di genere e vittime vulnerabili. Di queste tre sono riconducibili all‘area geografica della Locride e sono stati trattati dal commissariato di Siderno. Inoltre, sul fronte dell’attività presso la corte di appello di Reggio Calabria, si registra un numero elevato di procedimenti per reati di lesioni che ammonta a 534. Quelli per minacce sono 387. Si tratta di un numero complessivo. Esso comprende anche le ipotesi di violenza sulle donne». Lo ha evidenziato Lucia Lipari, esperta di politiche di genere e coordinatrice del progetto.

Storie e luoghi

Il linguaggio scelto per favorire il cambiamento è quello del teatro, del cinema e della musica, attraverso un ricco programma di attività che si snoderanno tra il 18 ottobre 2023 e il 15 aprile 2024 con tematiche e luoghi significativi.

«Sarà molto di impatto il monologo “Lo Stupro” di Franca Rame che avrà come location proprio palazzo San Giorgio, la sede del Comune di Reggio. Ancora il monologo teatrale “Giulia e la luna” nello scenario del sito archeologico dell’Odeion, per raccontare la storia di una giovane donna che già nell’antica Roma lottava per emanciparsi. Poi la performance dell’Antigone di Maria Milasi e i laboratori teatrali propedeutici alla messa in scena di Otello a opera degli studenti». Questi i dettagli illustrati da Teresa Timpano, direttrice artistica della compagnia Scena Nuda.

Chiamata in rete per contrastare la violenza

«Per l’amministrazione comunale di Reggio Calabria certamente questa è una chiamata in rete per contrastare un fenomeno grave e molto diffuso. Collaboriamo convintamente per dare un concreto contributo a questa rivoluzione culturale necessaria. Un intervento, dal nostro punto di vista corretto che va ad incidere sull’aspetto formativo e preventivo. Non solo repressione ma anche educazione». Lo ha sottolineato Irene Calabrò, assessora comunale alla Cultura di Reggioe Calabria.

Azioni di welfare culturale

«Si tratta di una meritevole attività di welfare culturale che certamente vede l’amministrazione comunale di Reggio Calabria coinvolta in modo pregnante. Il tema della violenza ogni giorno riempie le cronache quotidiane e troppe sono le donne violate e abusate. Le pene puntuali e rigorose agiscono solo su un aspetto serve anche un percorso culturale traversale come quello che oggi presentiamo. Sul fronte dei servizi, sono in fase di ultimazione i lavori della Casa delle Donne, finanziati con i fondi di Agenda Urbana. Stiamo scrivendo il bando per l’affidamento. Entro l’anno potremmo essere in grado di inaugurarla». Lo ha spiegato l’assessora comunale alle Politiche di Genere, Angela Martino.

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