Reggio, comitato quartiere di Mosorrofa: «Asfaltato un tratto di strada di 30 m su 4,5km»

In riferimento alla notizia apparsa su varie testate on – line in data 26 09 2023 che riportava una nota
del Comune su “lavori in corso sulle strade cittadine: ultimato asfalto sulla strada di Mosorrofa, …”,
il comitato di Quartiere Mosorrofa intende precisare quanto segue:
«Il tratto di strada interessato dalla nuova bitumazione è di soli circa 30 m lineari sui 4,5 Km della
strada che collega l’abitato di Sala di Mosorrofa al centro di Mosorrofa;
Tale lavoro non è opera di “rigenerazione urbana” o restyling cittadino ma è la fase finale del
ripristino della strada franata ad agosto del 2020
che è stata, a suo tempo, dichiarata opera con
somma urgenza dei lavori da parte dell’amministrazione comunale, visto l’enorme traffico veicolare
verso il centro città.


Brevemente a seguire vi racconteremo i fatti di questa opera di ripristino.

La storia è cominciata ad agosto 2020, quando quel tratto di strada della San Sperato-Mosorrofa
che collega l’abitato di Sala di Mosorrofa al centro di Mosorrofa è malamente franato tagliando ogni
comunicazione con il centro della città di RC. L’allora sindaco Falcomatà assicurò che in breve tempo
tutto si sarebbe sistemato. Fu promosso un intervento con somma urgenza di quasi mezzo milione
per il ripristino della viabilità. A febbraio 2021 (6 mesi dopo…), il sindaco Giuseppe Falcomatà ha
effettuato un sopralluogo sul cantiere della strada nel tratto franato, assicurando che l’intervento
sarebbe stato strutturale con dei gradoni e con un nuovo sistema di regimentazione delle acque.

Durante il sopralluogo era presente anche il Rocco Albanese, allora assessore alla Manutenzione
che successivamente sarebbe diventato assessore ai Lavori pubblici. In quell’occasione Falcomatà
comunicò che i lavori erano già compiuti al 75% e a breve sarebbero giunti a conclusione. Specificò
che l’intervento prevedeva oltre ai gradoni per la messa in sicurezza e il ripristino di quel tratto di
strada anche la raccolta dell’acqua piovana con delle griglie a monte che permettevano di
convogliare le acque piovane, in maniera graduale grazie ad una serie di pozzetti di salto, verso il
fondo valle, evitando così fenomeni di dissesto idrogeologico e il crearsi, nuovamente, di pozze nella
sede stradale.
I lavori poi si sono fermati. Il Comitato e vari cittadini hanno iniziato a protestare per i disagi che il
protrarsi dei lavori recava a tutta la popolazione. Più volte sono stati chiesti i motivi del ritardo al
sindaco f.f. Brunetti, che intanto aveva sostituito il sospeso Falcomatà, ricevendo sempre come
risposta che esiste un contenzioso con la ditta appaltatrice e che a breve saranno risolti. Finalmente
nel dicembre 2022 (dopo 2 anni e 6 mesi…) in un incontro in prefettura, l’assessore Albanese
annunciava l’inizio dei lavori per la sistemazione definitiva, prevedendo una durata dei lavori di circa
un mese.

I lavori cominciati il 5 dicembre sono andati molto a rilento. Più volte abbiamo cercato di
far capire che si stavano facendo degli errori nella raccolta delle acque piovane e più volte, anche in
Prefettura nell’incontro dell’11 gennaio 2023, l’assessore Albanese ha sottolineato che vi è un team
di architetti e ingegneri che si sono occupati della progettazione. Finalmente, il 17 settembre del
2023 (ben 3 anni dopo la somma urgenza dei lavori…) viene posto in opera l’asfalto, spacciandolo
per restyiling o rigenerazione, considerando così concluso il lavoro di ripristino del tratto di strada
franato!

Ma la divertente storia non è finita. Arrivano le prime piogge (23 – 24 settembre 2023) e quei 30
metri di strada appena terminati si presentano nelle condizioni
come si vede nella foto sopra:
piene di fango e con un evidente ristagno d’acqua. Alla faccia dell’efficiente regimentazione delle
acque! Questa situazione mette a serio rischio la sicurezza della circolazione e dell’incolumità di chi
vi transita. Tre anni di lavori, interrotti e ripresi; tre anni per capire cosa fare e come fare; tre anni
di sordità verso gli abitanti che conoscendo le problematiche locali, provavano a dare consigli, ma
si è voluto andare avanti, lentamente e con la propria cocciutaggine. Questi sono i risultati. Il popolo
di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa ancora una volta è stato “gabbato” da questo comune.


Oltre il danno, la beffa. Leggiamo dai giornali on-line che nel programma di “rigenerazione urbana”
è stato “ultimato l’asfalto sulla strada di Mosorrofa”, frasi molto generiche ed ammiccanti per chi
legge. L’asfalto sulla San Sperato – Mosorrofa (8 km di strada) lo stiamo aspettando dal 1980. Anche
in questa vicenda è venuta fuori l’assoluta inconsistenza se non malafede dell’amministrazione
comunale.

Questo rafforza ancor di più la nostra raccolta firme per la richiesta di dimissioni al
Sindaco, Giunta e Consiglio comunale
e per la consultazione tra gli abitanti di Mosorrofa e Sala di
Mosorrofa per sancire una possibile separazione dal comune di RC. Naturalmente la stampa è
invitata a verificare quanto stiamo comunicando… specialmente dopo una giornata di pioggia». Così conclude il comitato di quartiere di Mosorrofa.

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