giovedì,Maggio 16 2024

Reggio, chiusura Pythagoras: entro la settimana si torna in aula nei plessi Alvaro e Larizza – FOTO e VIDEO

Carotaggi sul plesso Nosside eseguiti entro 70 giorni, queste le rassicurazioni del sindaco ff Paolo Brunetti riferite da Mario Luvarà, presidente del consiglio d’Istituto, ricevuto a palazzo San Giorgio

Reggio, chiusura Pythagoras: entro la settimana si torna in aula nei plessi Alvaro e Larizza – FOTO e VIDEO

Genitori e alunni in protesta questa mattina in piazza Italia a Reggio Calabria, a seguito della chiusura temporanea disposta lo scorso 4 ottobre della scuola secondaria di primo grado Pythagoras, afferente all’Istituto comprensivo Nosside-Pythagoras sito in zona aeroporto. Dallo scorso giovedì, a danno di 17 classi, per un totale di n. 325 alunni, sono interdetti l’accesso al plesso e la fruizione delle lezioni scolastiche.

Il sindaco ff di Reggio Calabria, Paolo Brunetti l’ha disposta per eseguire la «verifica dei requisiti minimi di sicurezza statica». Dunque l’edificio potrebbe non essere strutturalmente sicuro.

La soluzione temporanea

Ha fatto poi seguito, a integrazione della prima del 4 ottobre, la seconda ordinanza adottata ieri. Disposto «il temporaneo trasferimento delle 17 classi del plesso chiuso in sette aule dell’I.C. Alvaro–Giudice Scopelliti e in dieci aule nel plesso Larizza-Scopelliti.

«(…)precisamente sono state individuate n. 7 aule nel plesso “Alvaro” (n. 5 aule ubicate al primo piano lato mare, di cui una attualmente destinata ad ufficio, e n. 2 aule presenti nel lato nord dello stesso piano) e n. 10 aule nel plesso “Larizza-Scopelliti” (di cui n. 3 aule ubicate al piano secondo, immediatamente
disponibili, sul lato mare, n. 4 aule al lato monte dello stesso piano, in atto destinate a laboratori
musicali, e n. 3 aule collocate al primo piano, da adibire a laboratori)», si legge nell’ordinanza numero 79 del 9 ottobre u.s..

Questa mattina la protesta degli studenti, con il loro zainetto vuoto e alcuni cartelloni, e dei genitori sostenuta anche dai docenti a causa dell’indeterminatezza dei tempi di rientro a scuola e di riapertura del plesso Pytaghoras.

La richiesta di rassicurazioni dei genitori

Prioritario, infatti, conoscere i tempi del ritorno in classe, nelle strutture indicate come momentanee, e delle verifiche da eseguire nel plesso chiuso. Un plesso storico e accogliente che, a gran voce, i genitori «chiedono che non sia dimenticato».

«Stanno sradicando i nostri figli dal loro territorio per una presunta inagibilità. Chiediamo che ci venga garantita la sicurezza dei due istituti dove saranno trasferiti i nostri figli. Chiediamo, altresì, la possibilità di fruire di un trasporto pubblico che tenga conto di questo cambiamento in corso d’anno scolastico. Inoltre non intendiamo vedere anche questo plesso abbandonato al degrado, come tanti altri storici istituti scolastici che vediamo in città. Siamo scoraggiati dai tempi lunghi, che si registrano per qualunque attività, e per i cantieri in cui si iniziano e non si completano i lavori, semmai dovessero necessari per il plesso Pythagoras. Esso è un fiore all’occhiello. Chiediamo pertanto che, con i dovuti provvedimenti e le dovute verifiche, esso torni ad essere popolato dai suoi studenti, dai nostri figli. Ci chiediamo inoltre perchè questi rilievi siano stati eseguiti a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico». Così i genitori degli alunni del plesso Pythagoras di Reggio Calabria.

«Approfondiremo il problema amministrativo per capire il motivo di queste tempistiche di rilievi e comunicazioni. La priorità oggi credo sia dare risposte ai genitori e garantire un ritorno a scuola in sicurezza. Poi vedremo il resto». Lo ha sottolineato il sindaco ff della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace

La delega del sindaco ff Brunetti

Il sindaco ff della città metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, si è fermato con i genitori in piazza Italia mentre il genitore e presidente del consiglio d’Istituto, Mario Luvarà, è stato ricevuto a palazzo San Giorgio dal sindaco ff del comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti e dall’assessora comunale Angela Martino.

Probabilmente già giovedì in aula

Il primo cittadino non ha incontrato direttamente i genitori in piazza, affidando al presidente Luvarà le rassicurazioni comunicate. «Entro la settimana i nostri figli torneranno in aula, presumibilmente già giovedì. Saranno utilizzate le aule disponibili degli istituti Alvaro e Larizza, ritenuti al momento sicuri. Ove necessari saranno previsti degli incrementi di personale per garantire sicurezza. Nei giorni scorsi sono stati eseguiti dei sopralluoghi visto che, da una scuola all’altra, dovranno anche essere trasferiti anche gli arredi. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, il pulmino che già eseguiva il servizio seguirà una tratta appositamente aumentata di un chilometro e ottocento metri. Per i pendolari, dalla prossima settimana Atam predisporrà dei mezzi dedicati per ridurre il più possibile i disagi». Così ha ha riferito il genitore e presidente del consiglio d’Istituto, Mario Luvarà.

70 giorni per i carotaggi

«Sul fronte dei carotaggi, sono stati già disposti dal Comune e ci sarà l’impegno dell’amministrazione a dare al più presto risposte. La ditta ha, comunque, settanta giorni di tempo. Ci sarebbero anche fondi del Pnrr per eventuali interventi che dovessero essere necessari.

Apprezziamo l’apertura dell’amministrazione comunale e continueremo restare in contatto per seguire gli sviluppi e vigilare». Così ha concluso il genitore e presidente del consiglio d’Istituto, Mario Luvarà.

Il termine dei 70 giorni e l’incognita ancora più ampia che sul ritorno nel plesso Pythagoras si porrebbe in caso di necessità di lavori, lasciano perplessi e preoccupati i genitori. Si temono ritardi e lungaggini che non consentiranno ai lori figli di tornare nel plesso che non avrebbero voluto abbandonare e al quale non intendono rinunciare. Intanto resta anche l’incognita se le classi individuate potranno già essere adeguate in un tempo così breve, senza così arrecare altro pregiudizio all’anno scolastico già in corso.

La levata di scudi dei docenti

«Questo problema strutturale è arrivato come un fulmine a ciel sereno, mettendo in luce l’evidente inesistenza di un censimento dello stato dell’arte delle scuole di competenza comunale. Non entriamo nel merito della relazione tecnica ma nel merito dei nostri diritti e dei nostri bisogni, sì. Tutto questo avrebbe potuto e dovuto avvenire in modo diverso e con una pianificazione adeguata. Oggi l’essenziale è tornare a scuola ma anche non abbandonare il plesso Pythagoras, diventato ormai un punto di riferimento per la città con un‘utenza che da Pellaro arriva a Armo. È un plesso storico e abbandonarlo sarebbe una ulteriore follia e purtroppo il nostro, purtroppo, non è un timore infondato». È quanto ha dichiarato in piazza, stamane, il docente Vincenzo Giordano.

A difesa del plesso si leva, dunque, anche la voce dei docenti. «La nostra scuola ricade in un territorio povero di stimoli, di risorse e di agenzie aggregative. Da alcuni decenni a questa parte, essa rappresenta un faro importante, punto di riferimento non solo per le famiglie che vivono nei quartieri di Ravagnese, Saracinello e Sant’Elia, ma anche per quelle delle zone limitrofe.

Questo fa della Pythagoras una realtà impregnata di forte valenza educativa e, al contempo, le fa acquistare un valore altamente sociale e preventivo nella lotta alla devianza giovanile tipica dei contesti periferici. Nel tempo l’attività didattica, ma anche la promozione e l’attuazione di efficaci progetti di promozione civile sul territorio hanno dato vita ad un percorso virtuoso. Diversa è la configurazione dell’utenza che oggi, seppur eterogenea per estrazione sociale, culturale ed economica, e con un’importante presenza di studenti di altra cultura, gode i benefici di un’azione efficacemente orientante che in tanti anni e che ha visto gli innumerevoli sforzi di tutti gli operatori della scuola incentrati su un progetto pedagogico unitario e verticale di crescita, dalla scuola dell’Infanzia sino alla secondaria di Primo grado, in linea con i peculiari bisogni del territorio», concludono i docenti.

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