Allarme sicurezza in via Frangipane a Reggio, residenti e commercianti: «Occorrono illuminazione e controlli» – VIDEO

«Il vetro rotto e la serratura forzata. Qualcuno aveva provato, senza riuscirci, a introdursi nel nostro salone di bellezza per rubare e fare altri danni. Abbiamo subito chiamato la polizia e sporto denuncia ma abbiamo subito danni e non ci sentiamo più sicuri. Adesso lascio sempre accesa la luce fuori, sperando che ciò scoraggi ulteriori tentativi di scasso. La zona, dove insiste anche una scuola da tempo abbandonata a sé stessa, richiederebbe però una illuminazione adeguata e controlli».

Una brutta sorpresa per i proprietari, tra i quali Andrea Catalano, di un salone di bellezza sito sulla via Frangipane, nel quartiere Ferrovieri Pescatore a sud di Reggio Calabria. All’atto di iniziare la propria giornata hanno dovuto chiamare le forze dell’ordine per segnalare e denunciare un tentativo di effrazione con il probabile fine di commettere un furto. Un episodio che si inquadra in una generale situazione di insicurezza in cui versa la zona dove insiste la scuola Ugo Foscolo da tempo chiusa e in preda all’incuria. Qui la scarsa luminosità alimenta frequentazioni moleste e pericolose per gli esercenti commerciali residenti.

Clima di insicurezza generale

«C’è una preoccupazione generale, specie sul far della sera e soprattutto adesso che le giornate si accorciano. Avevamo già predisposto la possibilità di una chiusura anche dall’interno del locale, che adesso utilizzeremo perché dopo un certo orario vogliamo stare tranquilli e vogliamo che siano sereni anche i nostri clienti. Tuttavia si dovrebbero prendere provvedimenti. Abbiamo fatto presente in sede di denuncia che l’atto non è da ascriversi ad alcuno scopo intimidatorio e ritorsivo, poiché non ne ravvisiamo le ragioni. Piuttosto mancano nella zona luce e controlli specie di notte nella via sulla quale insiste il nostro salone. Spesso sostano gruppi di persone ubriache che arrecano disturbo. Ci sono state anche delle risse», prosegue il parrucchiere Andrea Catalano.

Paura e preoccupazione

Non solo danni, dunque, ma anche paura e preoccupazione. La scarsa illuminazione e l’abbandono di alcune aree, purtroppo favorisce frequentazioni sospette, in questa come in altre zone.

«Noi abbiamo aperto il nostro negozio da pochi mesi. Dopo la pandemia questa via era deserta. I negozi avevano chiuso. Noi abbiamo raccolto la sfida ma dopo l’episodio di qualche giorno fa, ci stiamo preoccupando. Se non ci fossimo noi esercenti, con le nostre luci e le vetrine questa strada sarebbe buia. E infatti alcuni giorni fa il salone di bellezza accanto ha subito un tentativo di furto. Da allora, al momento della chiusura, sto abbassando tutte le saracinesche, sacrificando la visibilità della vetrina e la promozione che potrei trarne. I danni che subirei che tentassero di entrare sarebbero troppo ingenti. Ci vorrebbero luci più forti e controlli. Non siamo solo noi a non sentirci al sicuro», prosegue l’esercente Paolo Polimeno.

Pulizia costante e controlli

Su quella via insistono scuole che ogni giorno accolgono studentesse e studenti, spesso tra i rifiuti lasciati la sera prima, dopo un’indebita sosta sulle scale della porta di ingresso. Anche un rogo di alcune sedie di legno portate lì per bivaccare ha avuto luogo e una denuncia è stata anche sporta. Ovviamente pure i residenti registrano disagi, malcontento e preoccupazione.

Schiamazzi e rumori notturni

«Purtroppo abbiamo più volte segnalato alle forze dell’ordine e agli organi competenti ma evidentemente ci sono altre priorità. Spesso le scale dell’ingresso del liceo artistico Preti-Frangipane diventano luogo di sosta notturna prolungata di chi si ferma a consumare birra, a urlare e a produrre schiamazzi. A disturbare anche i ruggiti dei motori delle macchine. Io abito di fronte e alla scuola e posso testimoniare l’effettivo disturbo che ciò genera. Un disagio tale da dovere chiudere, anche d’estate, le finestre. Capiamo le tante questioni da seguire in città ma ci vorrebbe più attenzione per questi quartieri lasciati quasi al buio, oltre che senza controlli», dichiarano i residenti.

La scuola abbandonata

Il comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori si è messo accanto agli esercenti per raccogliere la voce loro e quella dei residenti, Disagi e preoccupazioni fanno il paio con il degrado e con il senso di abbandono e incuria che l’imponente scuola Foscolo ancora da riqualificare porta con sé. Vorremmo conoscere i tempi di questo recupero. Intanto lunedì prossimo alle ore 16 saremo nuovamente in piazza Italia, davanti al Comune, con gli altri comitati di quartiere della città di Reggio Calabria. Protesteremo contro lo stallo dell’iter di approvazione del regolamento dei comitati di quartiere, strumento che istituzionalizzerebbe la nostra esistenza, garantendo il diritto alla partecipazione riconosciuto a livello europeo». Così la presidente del comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori di Reggio Calabria, Filomena Malara.

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