Bronzi di Riace, al Museo di Barcellona la mostra si poteva visitare completamente nudi

In occasione del cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, il fotografo Luigi Spina ha proposto al pubblico un percorso fatto per immagini che consente di cogliere particolari e sfumature dei due guerrieri venuti dal mare. La mostra, dopo essere stata ospitata al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, è arrivata al Museo di Barcellona, nell’ambito degli eventi celebrativi del 30esimo anniversario dalla nascita del Centro dell’archeologia subacquea della Catalogna, e in concomitanza con l’esposizione “Naufragi. Storia sommersa”, che pone l’attenzione sulla ricchezza del patrimonio sommerso del Mediterraneo e la necessità di preservarlo e tutelarlo.

Per l’occasione, il museo spagnolo ha dato la possibilità ai visitatori di godersi la mostra e apprezzare le opere d’arte, imitando le pose delle sculture completamente nudi, per sentirsi in sintonia con i Bronzi di Riace. E così, per visitare la mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Lo sguardo artistico di Luigi Spina”, il cui percorso durava 90 minuti, ci si è andati svestiti. L’idea è nata in collaborazione con il Club catalano di naturismo e ha subito registrato un grande successo: uomini e donne completamente nudi hanno ascoltato la guida – anch’essa senza vestiti – osservando con molto interesse gli scatti del fotografo dedicati ai celebri Bronzi. 

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