domenica,Maggio 19 2024

2 Novembre a Reggio, a tavola la dolcezza di frutta martorana e “ossa dei morti” – GALLERY

Accanto alle nuove usanze con le torte alla zucca e i biscottini fantasma, restano sempre vive le radici legate al sud

2 Novembre a Reggio, a tavola la dolcezza di frutta martorana e “ossa dei morti” – GALLERY

È un racconto di dolcezza quello che arriva sulle tavole dei reggini il due novembre. Accanto alle nuove usanze di torte alla zucca e biscottini a forma di fantasma restano sempre vive le radici legate al sud. La frutta martorana e le ossa di morto non possono mancare in questo giorno dedicato ai defunti. A fare da guida è Sebastiano Micò, pasticciere Conpait Reggio de la “Mimosa”.

I colori della frutta martorana

«Qui in laboratorio prepariamo due tipi di prodotti: la frutta martorana e delle ossa di morto. La frutta martorana nasce in Sicilia, ma oramai è diventata tradizione calabrese. La tipicità consiste nel riprodurre dei dolci del tutto simili alla frutta per commemorare i defunti». Per fare la frutta martorana ci sono due ingredienti fondamentali «che sono lo zucchero e la mandorla, tutto impastato attraverso un processo di raffinazione e di seguito, la pasta viene colorata in base al colore del frutto che andiamo a dare».

Pochi ingredienti per raccontare la tradizione

E poi ci sono i biscottini chiamati “ossa di morti”. «Un ossimoro – spiega il pasticcere – venivano preparati per i bambini, ai quali venivano lasciati durante la notte nelle scarpe messe fuori dalla porta. Come un simbolo per accogliere i loro defunti cari che durante la notte passavano lasciando questi dolcetti, un modo per creare la giusta importanza al legame tra morte e vita».

In particolare «questo biscotto sembra fatto da 2 impasti ma, in realtà, è un unico impasto che poi in cottura si trasforma e i qui la magia. Gli ingredienti sono semplicemente acqua, farina e zucchero e poi un aroma, garofano o cannella, a gusto del pasticcere. All’impasto si dà una forma di osso e, dopo averli lasciati riposare per il 12 /16 ore si va in cottura in forno».

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