Locri, Crea (Adda): «L’avviso per i sostegni economici innescherà una guerra tra poveri»

«Apprendiamo da articoli di Stampa e dalla visione della determina n°1433 del 24 novembre scorso (Città di Locri) di un avviso per la concessione di sostegni economici una tantum, alle famiglie dell’ambito territoriale di Locri afferente 23 Comuni da Locri a Palizzi.
Sorprendono e ci inducono a fare delle riflessioni molteplici su aspetti del bando e le modalità di accesso. Interrogativi che da mesi rivolgiamo a tutti i 23 Sindaci del Comprensorio». È quando dichiara in una nota Vito Crea Presidente associazione Adda.
«Premesso che la Conferenza dei Sindaci programma i fondi in carico tenendo conto delle esigenze riscontrabili nel Piano di zona, sorprende che le delibere di detta Conferenza non vengono pubblicate in un’apposita sezione dell’albo pretorio del Comune capofila, venendo meno ai principi di Trasparenza
Sorprende inoltre che la programmazione dei Fnps (Fondo Nazionale per le politiche sociali), 2021, 2022, 2023 che solo per il 2002 ammontano a 533 mila euro avviene in data 27 ottobre u.s. che entrando nel dettaglio si notano degli impegni di spesa senza il passaggio in detta Conferenza!
Sorvolando su questi aspetti tecnici, non comprensibili a tutti, entriamo nel dettaglio dei 115mila euro stanziati a pioggia che creeranno una guerra tra poveri ed un’offesa alla dignità di chi ha bisogno.
Giova ricordare che misure similari in base all’art 53 del DL 73/2021 giacciono non spesi nei bilanci dei Comuni (Esempio Bovalino che ancora non sono stati spesi 95mila euro).
Pertanto riteniamo vergognoso che i buoni che sono da 500 o da 350 euro in base all’Isee, quindi facendo quattro calcoli spetteranno qualche decina di buoni a Comune.
Egregi Sindaci ci spiegate che cosa è questo?
Egregi Sindaci ci spiegate Come mai queste elemosine devono essere presentati al protocollo del comune di residenza? E non via Pec al comune capofila?
Egregi Sindaci ci spiegate il motivo del bando sportello?
Egregi Sindaci ci spiegate la corsa contro il tempo per arrivare tra i primi ad un protocollo comunale?
Questi sono alcuni interrogativi che, sicuramente non troveranno risposta, ma difronte a questo scempio si denota un modus operandi che va contro ogni sostegno programmato al sollievo delle persone svantaggiate.
Ribadiamo che le persone fragili, disabili, svantaggiate hanno bisogno di servizi e non di elemosine ,hanno bisogno di programmazione sociale reale ,hanno bisogno della presa in carico dei servizi sociali comunali inesistenti ….questo modo di operare non risolve nulla e alimenta il servilismo Istituzionale e nega il principio basilare degli Enti di prossimità», conclude Vito Crea Presidente associazione Adda.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google