Ferrovia della Piana, bocciata la pista ciclabile
I comitati hanno ribadito che la corretta classificazione è quella di “linea sospesa”, per quanto riguarda i 33 km della Gioia Tauro-Cinquefrondi
Sono decisi a dare nuovamente battaglia, i comitati che sono contrari alla trasformazione delle Linee ferroviarie Taurensi in pista ciclabile per finalità turistiche. Una prima riunione, all’indomani della comunicazione data a 7 sindaci del territorio dall’assessore regionale Emma Staine, si è tenuta a Gioia Tauro nella sede di Asnali.
La decisione finale per il momento è quella che punta ad una collaborazione con le amministrazioni comunali, l’associazione dei sindaci e la Città metropolitana, che riceveranno un documento contenente il rilancio della storica proposta di realizzare – lungo il tracciato – una metropolitana di superfice. «il precedente assessore regionale Catalfano – ha ricordato Aldo Polisena – si era impegnata a fare in modo che con il Pnrr potesse essere finanziata l’opera ma noi non sappiamo che fine abbia fatto questo intendimento».
Tra i comitati che hanno partecipato anche Pro Taurensi, con Domenico De Luca che ha ricordato il vincolo del ministero della Cultura che impedisce la riconversione per fini diversi da quelli ferroviarie delle due linee. I comitati hanno ribadito che la corretta classificazione è quella di “linea sospesa”, per quanto riguarda i 33 km della Gioia Tauro-Cinquefrondi.
Carmelo Milicia, rappresentante dell’associazione Philene, ha sottolineato i doveri che in ogni caso ha la società Ferrovie della Calabria rispetto alla manutenzione e alla pulizia dell’aree. Francesco Tropeano in rappresentanza del Comitato Strada Ionio Tirreno ha sostenuto come le associazioni debbano tenere una collaborazione aperta sia con la società civile che con le istituzioni, analogamente a quanto proposto da Rosario Antipasqua. Secondo una stima di massima fatta durante la riunione, per la metropolitana di superfice servirebbero 50milioni di euro.