domenica,Maggio 12 2024

A Santo Stefano in Aspromonte oltre 150 attori insceneranno la Passione di Cristo

L’evento, in programma domani, è giunto alla seconda edizione. Don Vincenzo Attisano: «Una rievocazione della Via Crucis che va oltre la teatralità per immergere il pubblico in un’atmosfera di profonda fede»

A Santo Stefano in Aspromonte oltre 150 attori insceneranno la Passione di Cristo

La comunità di Santo Stefano in Aspromonte si prepara ad accogliere la rievocazione della Via Crucis animata da oltre 150 attori in costumi d’epoca, domani alle ore 16:30 con partenza dell’ex asilo monumentale.

«Un evento emozionante e molto atteso, dopo la prima edizione dello scorso anno in cui gli attori sono stati 130. Lo avevo proposto in punta di piedi, replicando il progetto che avevo già realizzato anni fa a Seminara quando non ero prete ma ero assessore. Con grande entusiasmo il progetto a Santo Stefano in Aspromonte è stato accolto e ed è cresciuto». È quanto spiega don Vincenzo Attisano, parroco di Santo Stefano in Aspromonte.

La presentazione

La seconda edizione della Passione di Cristo è promossa dalla parrocchia di Santo Stefano Protomartire con il contributo del comune di Santo Stefano in Aspromonte e della Regione Calabria Presidenza del Consiglio. Essa è stata presentata nella sala Giuditta Levato di palazzo Campanella a Reggio. Presenti con don Vincenzo Attisano, parroco di Santo Stefano in Aspromonte, il sindaco di Santo Stefano in Aspromonte, Francesco Malara, la vicepresidente della Regione Giusi Princi e il deputato Francesco Cannizzaro.

Fede e aggregazione

«È un altissimo momento di fede e di condivisione che richiede il lavoro di oltre 200 persone. Un evento colossale, come un cinema o un teatro all’aperto in cui tutto, però, sembra accadere davvero. Sarà emozionante, immergersi in una rappresentazione che va oltre la pièce teatrale, per arrivare dritto al cuore e immergere chi guarda in una dimensione di profonda fede e di grandi sentimenti. Esso, infatti, nasce come un evento di fede per restare tale pur essendo anche un evento culturale e un evento sociale con ricadute importanti su tutto il territorio della vallata dell’Aspromonte. Infatti, vi partecipano non solo ragazzi, adulti e bambini di Santo Stefano ma anche di tutti i paesi vicini, Mannoli, Gambarie, Schindilifà, Sant’Alessio.

Un coinvolgimento ampio che ci rende fieri e orgogliosi. Si sta lavorando come una grande comunità. Instancabilmente dalla mattina alla sera, anche la notte, a preparare scenografie, a provare, ad incontrarsi, a stare insieme. Tanti cuori e tante teste, con la voglia di fare un cammino comune, sono la cosa più bella di questo evento. Ecco perché esso supera la teatralità e mette in circolo sentimenti di cui abbiamo tanto bisogno delle nostre comunità». Così conclude don Vincenzo Attisano, parroco di Santo Stefano.

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