venerdì,Maggio 3 2024

Pamela Villoresi ricorda Rosetta Neto Falcomatà: «I suoi ragazzi recitavano l’Antigone e lei sorrideva e si commuoveva. E io con lei»

L’attrice di nuovo in Calabria racconta un rapporto speciale con la città di Reggio segnato in particolare dall’amicizia coltivata con la famiglia Falcomatà

Pamela Villoresi ricorda Rosetta Neto Falcomatà: «I suoi ragazzi recitavano l’Antigone e lei sorrideva e si commuoveva. E io con lei»

«Sono giorni di lutto. Rosetta Neto Falcomatà era una donna di straordinarie sensibilità e affabilità. Eravamo amiche. Avevo conosciuto anche il marito Italo, quando era sindaco di Reggio, e ho sempre pensato che fossero persone speciali per la dedizione e l’impegno profusi verso la loro città. Avevo sentito telefonicamente Rosetta la scorsa estate. Ero in tour in Calabria e l’avevo invitata a raggiungermi. Mi aveva risposto che, seppure con dispiacere, non se la sentiva di spostarsi».

L’attrice Pamela Villoresi, attuale direttrice del teatro Stabile Biondo di Palermo, di nuovo in Calabria, nel descrivere il suo rapporto con questa terra, si è subito soffermata sulle relazioni e sulle amicizie coltivate nel corso nel tempo. Particolarmente speciale sono stati l’amicizia con Italo e Rosetta Falcomatà e il suo legame con Reggio.

L’affetto e l’amicizia

«Sono stata spesso a Reggio Calabria. Rosetta promuoveva molte attività teatrali con le scuole. Non dimenticherò mai il suo volto rapito dai suoi ragazzi che sul palcoscenico interpretavano l’Antigone. Li guardava, sorrideva e si commuoveva. E io con lei mentre pensavo a quanta passione e a quanta bellezza ci fossero in quella famiglia così dedita alla propria comunità e alla città di Reggio Calabria. Ricordo quel Lungomare straordinario oggi intitolato a Italo e che io avevo conosciuto anche prima della sua profonda trasformazione. Resterò sempre legata a questi ricordi per me molto cari. Sono grata alla vita per averli avuti come amici».

Pamela Villoresi era infatti rimasta molto legata a Rosetta anche dopo la morte di Italo, avvenuta nel 2001 quando ancora era sindaco di Reggio Calabria al suo terzo mandato. I suoi “Suoni e voci per Italo” avevano scandito nel 2002 le celebrazioni del I° anniversario della scomparsa, promosse dalla neo costituita fondazione Italo Falcomatà.

Pamela Villoresi si esibisce spesso in Calabria. Ieri sera ha incantato il pubblico del teatro Manfroce di Palmi con “La Musica dell’anima. Ritratto di Eleonora Duse tra le note della sua epoca”, nell’ambito della rassegna Synergia 48, organizzata dall’associazione culturale Nicola Antonio Manfroce di Palmi. Con testo di Maria Letizia Compatangelo, accompagnata dal maestro Marco Scolastra al pianoforte, Pamela Villoresi ha reso un vibrante omaggio all’indimenticata Eleonora Duse, nel centenario della sua scomparsa (1924-2024).

top