venerdì,Maggio 10 2024

Roccella Jonica, Anpi in piazza per il 25 Aprile

Alla presenza di numerosi cittadini, durante l’esecuzione delle note del silenzio è stata deposta la corona di alloro al Monumento dei Caduti

Roccella Jonica, Anpi in piazza per il 25 Aprile

La locale Sezione ANPI ha organizzato a Roccella Ionica il 25 Aprile la Festa della Liberazione con una celebrazione ufficiale di commemorazione di tutti i Caduti, che hanno lottato per la difesa dell’Italia durante la prima e la seconda guerra mondiale fino alle vittime di tutte le guerre in essere oggi nel mondo. La cerimonia è stata partecipata dal Comune di Roccella Ionica con l’intervento del Vice Sindaco Francesco Scali e dallo storico e scrittore Antonio Simone della locale associazione Roccella Com’era. Alla presenza di numerosi cittadini, durante l’esecuzione delle note del silenzio è stata deposta la corona di alloro al Monumento dei Caduti.

Dopo l’intervento del Vicesindaco Francesco Scali che ha sottolineato l’importanza storica e contemporanea del 25 Aprile; particolarmente toccante è stata la relazione del prof. Simone, che, negli anni, ha approfondito la conoscenza dei Caduti di Roccella Jonica, raccontandone oggi la loro storia, citandone i nomi e le circostanze in cui hanno subito l’esecuzione da parte degli oppressori tedeschi e dai fautori fascisti; tra questi diversi partigiani e internati militari finiti nei campi di concentramento nazisti e iscritti nei documenti con la definizione “disperso in prigionia”, forma più opportuna e discreta rispetto a “finito nel forno crematorio”. Onorati anche 23 giovani soldati roccellesi dispersi in mare inabissati con le loro unità navali dagli angloamericani l’8 settembre del 1943.

La presidente dell’ANPI nel concludere i lavori, ha voluto sottolineare l’importanza che ricopre oggi questa ricorrenza: «È urgente un 25 Aprile di liberazione dalla guerra – afferma Lucia Spagnolo – Un cessate il fuoco ovunque. Sono in discussione democrazia, libertà, uguaglianza, lavoro, solidarietà e pace, cioè la Repubblica fondata sulla Costituzione e nata dalla Resistenza. Ha inoltre evidenziato: “l’esigenza di mantenere viva la memoria, perché senza memoria non c’è futuro». Citando inoltre la pericolosità delle politiche che sta mettendo in atto l’attuale Governo Nazionale attraverso “il premierato” con un uomo solo (o una donna) sola al comando, e la volontà di frantumare l’Italia in tante Regioni in competizione fra di loro con il disegno di legge sull’autonomia differenziata.

Infine ha affermato: «Ci governa una destra estrema che in vari modi tende a reprimere qualsiasi dissenso, qualsiasi protesta. Una destra estrema aggressiva, vendicativa e rivendicativa. Viene censurato il libero pensiero e vengono aggrediti con l’uso dei manganelli i giovani studenti in protesta nelle piazze».

L’ANPI, l’Associazione “Roccella com’era” e Comune hanno infine preso l’impegno di integrare e onorare la lunga lista delle 137 vittime di guerra incise nel marmo alla base del Monumento, aggiungendo altri 10 nomi emersi dopo il 1928 anno della messa in posa del Monumento nell’attuale “villetta dei Caduti”.

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