domenica,Maggio 19 2024

Alla “Falcomatà-Archi” in campo contro il bullismo per “prevenire le devianze”

I diversi incontri rivolti agli studenti hanno potuto vantare la fattiva collaborazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria

Alla “Falcomatà-Archi” in campo contro il bullismo per “prevenire le devianze”

Gli episodi di devianza comportamentale nei minori sono all’ordine del giorno. Gesti di sopraffazione nei confronti dei coetanei che talvolta sfociano nel bullismo appaiono sempre più spesso alla ribalta delle cronache locali e nazionali. 

«Ricercare le motivazioni di tale fenomeno è certamente un compito arduo che richiede una attenta analisi sociale nonché una riflessione approfondita sulle necessità di maggiore attenzione educativa e di accompagnamento alla crescita demandate alle famiglie. Affrontare il fenomeno per prevenirlo e combatterlo sul nascere è invece uno dei compiti affidati alla scuola. È per questo motivo che, con la collaborazione competente di validi professionisti e grazie all’impegno del gruppo di lavoro della scuola, ancora una volta abbiamo affrontato la tematica della lotta a bullismo e cyberbullismo con gli studenti di ogni ordine e grado. Siamo convinti, infatti, che anche gli alunni della scuola primaria siano in grado di comprendere la problematica, se posta loro nel giusto modo». Sono le parole della Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “Falcomatà-Archi”, dott.ssa Serafina Corrado che, come ogni anno, ha fortemente voluto che si attivasse nella scuola un percorso di educazione alla legalità e di prevenzione della devianza. 

I diversi incontri, rivolti agli studenti della scuola secondaria di I grado e agli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria di tutti i plessi dell’Istituto Comprensivo, hanno potuto vantare la fattiva collaborazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria, grazie agli interventi coordinati dal Commissario Capo, dott.ssa Maria Laura Creazzo e gestiti dagli Agenti Sergio Carini e Maria Luisa Rossello. L’abilità nel dialogare con i giovani ha stimolato un acceso e partecipato dibattito, coadiuvato dalla visione di video e dalla riflessione su casi di vita reale, portando i ragazzi a ragionare sulla necessità di tenere alta l’attenzione e ponendo l’accento sui comportamenti più opportuni da adottare nel caso fossero vittime di comportamenti poco adeguati.

La riflessione si è estesa non solo alle conseguenze che possono determinarsi per le vittime, ma anche a quelle che riguardano chi pone in essere tali atteggiamenti. «I più sentiti ringraziamenti vanno, in particolare, alla Polizia Postale che corrobora con la propria competente professionalità le nostre iniziative e al gruppo di lavoro su bullismo e cyberbullismo, costituito dalle insegnanti Iannò, Calarco e Saffioti. Va sottolineato, comunque, che il lavoro di riflessione sui comportamenti pro-sociali e di prevenzione all’adozione di comportamenti devianti rappresenta il quotidiano agire della nostra istituzione attraverso esperienze apprenditive trasversali a tutte le discipline. In tal senso, ciascuno ha il compito di proporsi un valido modello di educativo di riferimento per gli studenti e le studentesse. In un mondo che cambia rapidamente – conclude la Dirigente – abbiamo l’obbligo di costruire comunità fondate su relazioni fra pari improntate ai valori dell’amicizia e del rispetto, abbiamo l’obbligo etico e morale di offrire modelli credibili capaci di relazioni fondate sull’empatia, quale abilità sociale di fondamentale importanza e strumento base di una comunicazione interpersonale efficace e gratificante. Nelle relazioni educative l’empatia educa alle emozioni ed è una delle principali chiavi di volta   per accedere   al mondo dell’altro.  Solo ‘vibrando con l’altro’ possiamo percepire limiti e potenzialità e leggerne i veri bisogni».

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