Gloriosi propositi: Reggina e Viola, sogno playoff. Reggio le spinga

Vittorie su vittorie, da qualche settimana a questa parte. Il periodo tempestoso è passato, sia per l’una che per l’altra. Reggina e Viola sono tornate a brillare, dominando da inizio febbraio a questa parte campi e parquet di tutta Italia.

Difficoltà

Entrambe hanno vissuto una crisi profonda. La Viola l’ha subita fra fine novembre e metà gennaio (cinque sconfitte in sette uscite), la Reggina addirittura fino a inizio febbraio (otto ko in nove turni). Sembravano destinate a lottare per non retrocedere, imbucate in un tunnel da cui sembrava non si potessero tirar fuori. E, invece, lo hanno fatto. Stellone ha ridato lustro agli amaranto, tirando fuori dal cilindro cinque vittorie nelle ultime sei gare. Stesso identico score per Domenico Bolignano: eccezion fatta per la gara interna con Ruvo, la Viola ha ottenuto solo vittorie a partire da quella esterna di Avellino.

Adesso, per entrambe, l’ipotesi di raggiungere i playoff non è più utopica. La Reggina vanta quattro punti in meno di Cittadella e Ascoli, che coabitano l’ottava casella della classifica di Serie B. La Viola, invece, è appaiata a 22 insieme a Sant’Antimo che, in virtù della vittoria nella gara di andata, è momentaneamente avanti. Le difficoltà che si trovano sul percorso che porta alla post-season, di certo, non mancano: la Reggina non deve pensare solo al campo, ma anche risolvere i noti problemi extracalcistici; la Viola guardarsi da una concorrenza sportiva non da poco, con alcune delle competitor che hanno una gara in meno.

Consegne

Entrambe, però, possono sognare. Alla città spetta un solo compito, per far spingere il cuore oltre l’ostacolo alle truppe capitanate da Loiacono e Barrile: stare vicino alle sue squadre. Si può far meglio dei tremila spettatori del Granillo in Reggina – Vicenza e degli ottocento scarsi visti al Palacalafiore in Viola – Bisceglie.

Ora c’è un sogno comune, Reggio lo cavalchi insieme alle sue realtà sportive.