CA…LCI NOSTRI | La partita del “professore” è amaranto: avanti… a low cost

Ciccio Cozza al Granillo. Da avversario. Una cosa che a raccontarla si fa fatica a crederci. E lui, il capitano – l’unico, a memoria mia, a prendersi gli applausi dello stadio dopo essersi beccato un giallo per proteste dalla panchina – a momenti la combina grossa. Alla guida di una Gioiese rivoluzionata ma ancora desolatamente ultima in classifica, Ciccio ha provato a giocarsela, senza paura, supportato da una tifoseria arrivata in massa dalla città del Porto e aiutato da una Reggina che come al solito sembra giocare a mezzo servizio. Accoglienza tiepida per lui da parte della sua vecchia Curva. Ci rimarrà male.

Le amnesia di Mungo, che non becca un cross da calcio d’angolo dal pleistocene, un Barillà per la prima volta in lieve affanno e la solita stitichezza in avanti – oltre al solito gol con uno dei rarissimi tiri in porta che subiamo – stavano per farci andare di traverso questa domenica di primavera precoce. Ci hanno pensato Perri, ancora lui, ancora un gol d’autore, e Zanchi, quando lo stadio stava già sfollando, a riprenderla dai capelli a rimettere le cose a posto. Il gol del definitivo 2 a 1, con un’azione veloce e in verticale, avrebbe fatto andare in estasi Franco Scoglio: Reggina–Gioiese sarà per sempre la partita del Professore.

Le compagnie low cost hanno scoperto Reggio. Da fine aprile tante nuove rotte che, ci auguriamo, possano fare scoprire la città e le meraviglie del nostro territorio ai turisti di Inghilterra, Germania, Spagna e Albania, e che portano finalmente anche noi, che qui ci viviamo, nel XXI secolo. Alla conferenza stampa di presentazione c’erano decine di politici locali, tutti presi a intestarsi gli onori del caso. C’è da sperare che ci sia la stessa folla anche quando si parlerà di dotare il Minniti – che attualmente se la gioca per servizi con una stazione degli autobus sulle Ande – del minimo indispensabile. Magari partendo dai collegamenti con la città e con la sua provincia.

Oggi allo stadio tanta gente come non se ne vedeva da un pò. A poco a poco la città si sta innamorando di nuovo della sua squadra. Sembra poco, ma visto il capitombolo tra i dilettanti e le guerre intestine di una serie di personaggi sempre pronti a sparare sulla Croce Rossa, potrebbe essere un buon segnale. Bandecchi intanto – che sulla diaspora amaranto, spalleggiato da altrettanto improbabili personaggi reggini, ha imbastito sulla nostra squadra un siparietto avvilente – ha ritirato le sue dimissioni da sindaco di Terni. In attesa dell’ennesima piazzata a favore di social, ci auguriamo che resti saldamente in Umbria, che di personaggi in cerca d’autore sulla pelle della Reggina ne abbiamo avuti anche troppi. (Barney p)

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