CA…LCI NOSTRI | Poteva finire molto peggio, e ora basta coi proclami fiabeschi
Ci mostrano l’Europa, e arrivano Matteo Salvini e Elly Schlein ma atterrano a Catania
Pronti via, c’era quasi da crederci. Ma è durato poco, troppo poco. Torniamo da Vibo con una sconfitta contenuta solo nel risultato, per il resto, fuori casa e con le prime della classe, è sempre la solita notte senza luna: ne prendiamo solo uno per gentile concessione della Vibonese, che di gol se ne è mangiati almeno mezza dozzina, rigore compreso. Poteva finire molto peggio, ma non è necessariamente un bene.
In settimana, il Direttore generale Ballarino ha parlato del futuro indicando l’Europa come sogno. Diciamo che gliela perdoniamo visto che, da quando si sono insediati, è la prima farneticazione manifesta: veniamo da anni di “sparate” eclatanti che ci hanno trascinato rotolando tra i dilettanti, basta proclami fiabeschi, che le ferite sono ancora fresche. Intanto, in attesa delle trasferte al Camp Nou, vediamo di sintonizzarci bene sul “Barcellona” dall’altra parte dello Stretto, che se continuiamo a prendere tutte queste sberle fuori casa rischiamo di compromettere anche il buono fatto finora.
Trocini continua a insistere con l’argentino, che di questi tempi non ne becca una nemmeno per sbaglio. Magari è il momento di dargli un turno di riposo e provare a giocarcela senza una punta vera, visto che palla a terra e in velocità siamo decisamente (visto i protagonisti) più divertenti e pericolosi. E poi chissà, un tempo in panca (per scelta tecnica) potrebbe fargli persino bene, togliendoli un po’ di pressione dalle spalle.
Settimana movimentata in riva allo Stretto, con Matteo Salvini e Elly Schlein piombati dalle nostre parti a parlare di ponte, di sviluppo e territori da rilanciare. Il primo ha parlato a Reggio, la seconda a Messina, una toccata e via in vista delle Europee prima di ripartire verso l’aeroporto di Catania, lo stesso dove erano atterrati poche ore prima: si vede che i biglietti per il Tito Minniti costavano troppo anche per loro. Da qualche giorno la Reggina ha una tifosa in più che veglia dall’alto. Fai buon viaggio, Rosa. (Barney p)
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