CA…LCI NOSTRI | Un poker tra play off e una voglia matta di risarcimento

Torniamo da Locri con tre punti buoni per continuare a gonfiare i rimpianti di un girone d’andata compromesso fin dall’inizio, e non solo per demeriti della Reggina. E con un po’ di amarezza per avere spinto gli amaranto di casa a giocare in trasferta il derby fratricida con il San Luca per rimanere tra i dilettanti. Categoria da cui invece noi vorremmo scappare al più presto, magari dopo un buon playoff e magari con un piccolo “risarcimento” da chi l’estate scorsa non ci ha messo molto a cancellare Reggio dal mondo del calcio.

Vinciamo larghi, ma se la partita non ha preso una brutta piega dopo il vantaggio del Locri lo dobbiamo a Martinez che ha sfornato almeno un paio di paratone: il giovane Velcea non se la prenda, che tempo per crescere e migliorare ne ha tanto, ma senza portiere a calcio non si può giocare e lo spagnolo oggi lo ha dimostrato per l’ennesima volta. Bene Zucco e Provazza e bene anche l’eterno Barillà oltre a Toti Porcino, che un gol come quello di oggi in queste categorie non si vede spesso. Resta da capire perché continuiamo a regalare ampie fette di partita agli avversari e, soprattutto, chi abbia fatto la macumba al povero Bolzicco, che continua a mangiarsi gol che voi umani nemmeno vi potete immaginare.
L’ennesima “trasferta” nel cortile di casa (la terza in questa stagione a Locri) ha consentito a tanti tifosi amaranto di regalarsi una domenica di sole sulla splendida riviera dei gelsomini.

Strette di mano e segnali d’affetto a fine partita da parte dei tifosi di casa. In settimana si è sproloquiato sulla Locride che tiferebbe Catanzaro. Sono certo di non avere mai visto una bandiera giallorossa appesa a nessun balcone da quelle parti. Gli applausi del Macrì alla Reggina dopo i 4 gol incassati dalla squadra di casa, dovrebbero bastare a chiarire come stanno in effetti le cose e a relegare sul cucuzzolo chi dice queste castronerie. (Barney p)

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