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A Reggio approda per la prima volta la Coppa Davis: oggi in Pinacoteca e domani al circolo del Tennis Polimeni – FOTO

Riconquistato da Sinner dopo 47 anni, il prestigioso trofeo sta girando l'Italia. Stamane la cerimonia. Il sindaco Falcomatà: «Lo sport è un valore collettivo. Ieri a Catona delinquenti lo hanno calpestato. Dobbiamo reagire insieme»

A Reggio approda per la prima volta la Coppa Davis: oggi in Pinacoteca e domani al circolo del Tennis Polimeni – FOTO

La coppa Davis per la prima volta in Calabria, oggi esposta anche a Reggio in Pinacoteca e domani al circolo del Tennis Polimeni. Dopo 47 anni l’Italia, lo scorso novembre, è tornata sul massimo podio del tennis maschile mondiale con lo straordinario Jannik Sinner. Un orgoglio che unisce ed emoziona e che oggi raggiunge anche lo Stretto. La città di Reggio, con Cosenza in Calabria, è stata infatti tra quelle scelte per il Trophy tour, voluto dalla Federazione Italiana Tennis e Padel. “Il Tour delle emozioni, un trofeo per tutta Italia” fa tappa oggi presso la Pinacoteca, dove già stamattina tanti erano gli appassionati e i curiosi, e domani presso il circolo del Tennis Polimeni.

La cerimonia

Questa mattina a sollevare il Tricolore che ricopriva la teca il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e il commissario Fitp Calabria Giuseppe Lappano. Con loro anche il presidente del Coni Calabria, Maurizio Condipodero, il presidente onorario del Coni Calabria Mimmo Praticò, il segretario regionale Sport e Salute Calabria Walter Malacrino, il delegato provinciale della Fitp Marcello Fonga, il consigliere comunale Francesco Barreca, il presidente del circolo del tennis Polimeni Ezio Privitera e il presidente onorario Igino Postorino.

Lo storico e prestigioso trofeo, con la cosiddetta “insalatiera” sollevata a Malaga lo scorso novembre dall’indomabile Jannik Sinner, il secondo italiano dopo Adriano Panatta nel 1976, resterà esposta presso la Pinacoteca nella giornata odierna e sarà visitabile dalle ore 16 alle ore 21.

Lo sport valore collettivo da promuovere e difendere insieme

«Siamo molto contenti e onorati che la Coppa Davis faccia tappa anche nella nostra città. La Federazione – ha commentato il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà – ci ha scelti e noi abbiamo preparato al meglio questo evento sportivo. Non a caso abbiamo individuato la Pinacoteca civica come luogo per ospitare la Coppa Davis. Lo sport nella nostra città si intreccia in modo indissolubile con la nostra storia, la nostra identità, la nostra cultura. I valori di solidarietà, inclusione, educazione al sacrificio sono essenziali in ogni comunità. Questo evento ha per noi anche un significato di bellezza, per questo l’esposizione in uno dei templi dell’arte e della cultura, quale la Pinacoteca Civica.

Riteniamo che lo sport sia una fondamentale pratica di cittadinanza e dunque siamo impegnati a creare strutture che, anche e soprattutto nelle periferie, diano occasioni di incontro e formazione sani. Il vile atto compiuto ieri nello storico campo di calcio di Catona che stavamo finendo di riqualificare non è vandalismo ma delinquenza. Un chiaro segno di ostilità nei confronti della città e di un progetto di restituzione ai bambini e ai giovani di un luogo in cui crescere con i valori sani dello sport.

Occorre, però, una presa di coscienza collettiva. La città reagisca nella sua interezza perché il gesto non ha colpito solo le istituzioni ma tutta la comunità. Ci rialzeremo e non molleremo. Ci auguriamo che in questa giornata la città, che da diverse settimane anche meta di tanti turisti, sia ancora più bella e accogliente potendo esprimere, con questa Coppa anche quanto il nostro Paese sia in grado di raggiungere traguardi importanti attraverso lo sport. Una metafora di quanto i risultati più importanti e duraturi siano quelli in cui a “giocare si è tutti” e con spirito di squadra». Così il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.

Dal tempio della cultura a quello del Tennis

Oggi alla Pinacoteca civica e domani al circolo del Tennis Rocco Polimeni, il più antico della Calabria, tra i più antichi d’Italia, che nel 2029 spegnerà le sue 100 candeline. Nel pomeriggio di sarà aperto al pubblico e alla cittadinanza.

«Per noi che abbiamo ospitato tre sfide della Coppa Davis, nel 1972 Italia – Austria, nel 1983 Italia – Irlanda del Nord e Italia- Finlandia 2002, è davvero un onore poter ospitare questo trofeo al circolo del Tennis Rocco Polimeni. Un evento – ha spiegato il presidente Ezio Privitera – che celebreremo domani nel pomeriggio. Alle 17 ci sarà la proiezione di alcune immagini storiche delle tre edizioni della Coppa svolte presso il nostro circolo. Sempre nel pomeriggio di domani avrà luogo la chiusura del progetto Palleggiando che ha coinvolto circa venti asili della città. Alle ore 20:30 verrà proiettato un video conclusivo con immagini e foto, Poi un brindisi finale per celebrare il grande onore che per noi costituisce la presenza della Coppa presso il nostro circolo, accanto ai campi intere generazioni, compresa la mia, sono cresciute a pane e tennis.

Un’emozione davvero unica e irripetibile che speriamo di poter condividere con la cittadinanza. L’ingresso al circolo domani pomeriggio sarà libero. Accogliamo la coppa Davis e con essa festeggiamo anche un importante traguardo raggiunto dal nostro circolo. Circa venti giorni fa il nostro circolo è stato inserito dal mensile Gentleman tra i venti Country club più importanti d’Italia». Così ha concluso Ezio Privitera, presidente del circolo del tennis Rocco Polimeni di Reggio Calabria, accompagnato anche dal segretario e memoria storica del circolo Nino Cotroneo.

Un onore e un orgoglio

«La storia della Coppa Davis, iniziata nel 1900 – ha spiegato Giuseppe Lappano, consigliere federale federazione italiana Tennis e Padel – ormai annovera 124 anni di vita che si esprimono con questo maestoso trofeo.

Questa è la Coppa Davis originale e integrale, non è solo “l’insalatiera” ma anche le tre basi dove sono indicate tutte le squadre vincitrici delle varie edizioni. Per noi è stato un orgoglio portarla in Calabria per quattro giorni, è stata già due giorni a Cosenza e adesso due giorni a Reggio. Invito tutti a venirla a vedere perché è veramente emozionante.

Celebriamo con essa un nuovo successo italiano straordinariamente atteso per 47 anni e culmine di un processo di crescita dei nostri giocatori. Non solo Jannik Sinner. Per la prima volta da quando esiste la classifica mondiale, siamo con undici giocatori tra top cento. Undici nostri ragazzi, dunque, nati tra il 2000 e il 2003, sono fra i primi al mondo. Ciò vuol dire che ci garantiranno una serie di successi. La strepitosa affermazione di Sinner non sarà, così, isolata». Così Giuseppe Lappano, consigliere federale federazione italiana Tennis e Padel e commissario Calabria della stessa federazione.

La storia

Adriano Panatta, che 47 anni in Cile vinse la prima Coppa Davis azzurra, da oggi non più l’unica alzata dall’Italia, lo ha definito il più forte del mondo. E nessuno ha dubbi, Sinner è certamente pronto per diventare il tennista italiano più forte del secolo.

Con i suoi 22 anni, la sua tempra d’acciaio, la sua finezza e forza di gioco, è stato la punta di diamante di un team capitanato da Volandri, affiatato e composto da Sonego, Musetti, Arnaldi e Bolelli.

Nel Cile della dittatura la vinse con Panatta, Bertolucci e Barazzutti (i quattro moschettieri del Cile), nel 1976. Una storia gloriosa che, dopo quasi mezzo secolo, si ripete che, attraverso questo tour del glorioso trofeo approda in Calabria. Dopo le tappe a Cosenza e a Rende, oggi e domani sarà a Reggio dove per altro insiste il circolo del tennis Polimeni, il più antico della Calabria, tra i più antichi d’Italia, che nel 2029 spegnerà le sue 100 candeline.

Emozioni e ricordi

«Io c’ero al cicolo Polimeni nel 1972 quando Pietrangeli passava il testimone a un giovane Panatta che con Bertolucci e Barazzutti, quattro anni dopo avrebbe vinto la prima coppa Davis della storia del nostro Paese. Dunque è una grande emozione ospitare questo prestigioso trofeo in Città». Così il presidente del Coni Calabria Maurizio Condipodero.

«Un evento storico per Reggio, per la Calabria e il per Tennis. È un plauso va fatto al presidente Binaghi, ai consiglieri federali per l’importante impulso impartito a questo sport alla nella nostra Calabria. Due anni fa la federazione ha cambiato denominazione, inglobando in federazione anche il Padel, sport che con la pandemia ha registrato un boom. Adesso anche il tennis vive un momento di grande crescita grazie all’effetto JanniK Sinner e all’attività di federazione e circoli portata avanti sui territori». Così il delegato provinciale della Fitp, Marcello Fonga.

«Auspichiamo un effetto moltiplicatore che da questo evento inneschi una spirale positiva per lo sport. Il valore educativo di cui è portatore non attiene solo ad una sana crescita fisica ma anche al corretto stile di vita e alle corrette abitudini alimentari dai quali non è scindibile. Dunque eventi di questa portata possono avere una significativa dimensione sociale». Così il segretario Regionale Sport e Salute Calabria, Walter Malacrino.

«Certamente un grande orgoglio e anche occasione per ribadire la necessità che le Federazioni attenzionino il lavoro svolto sui territori e per sottolineare come l‘impronta impressa da Angelo Binaghi faccia scuola e non solo nel settore del Tennis». Così il presidente onorario del Coni Calabria Mimmo Praticò.

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