Palizzi, una discarica abusiva ai piedi dei Calanchi

Si sono formati tra gli 800 e i 1000 metri nelle profondità marine, e nonostante i loro 3,5 milioni di anni e la loro bellezza, c’è chi ha il coraggio di creare ai loro piedi addirittura una discarica abusiva. Siamo a Palizzi, nel reggino grecanico, il punto più a sud dello stivale. Città del vino e dei Calanchi, Sito di Interesse Comunitario dell’unione europea. Lo spettacolo che si presenta ai loro piedi è ai limiti del paradossale. Materassi, ombrelloni, centinaia di bottiglie di birra, i croccantini per il cane. Qui, sul finire dell’estate, c’è chi ha deciso fosse giusto inquinare un bene così prezioso per la comunità.

«È una situazione estremamente grave – afferma il primo cittadino Umberto felice Nocera – anche perché a Palizzi vige un rigoroso sistema di raccolta differenziata porta a porta, oltre al conferimento gratuito degli ingombranti. Questi atti deplorevoli accadono sempre a margine delle stagioni turistiche, ciò quindi mi fa pensare che non siano stati dei cittadini residenti ma persone evidentemente di passaggio per pochi giorni, o quantomeno soprattutto loro».

Nocera, però, promette che non resterà a guardare. «Questa è una guerra che vinceremo – conclude – e la situazione cambierà già dal prossimo anno quando saranno attive le telecamere di videosorveglianza che a breve verranno installate nei punti strategici del paese, acquistate con un finanziamento di centomila euro del Ministero dell’Interno».

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