venerdì,Aprile 26 2024

Incendi a Roghudi, Zavettieri: «Serve una legge sul ripristino dei luoghi dopo le fiamme»

Il sindaco e rappresentante dei comuni dell’Area grecanica al lavoro con l’università per modifiche alla legislazione vigente. «Ho fatto, da solo, tracce tagliafuoco per proteggere Bova dalle fiamme. Mi sono autodenunciato dal Prefetto»

Incendi a Roghudi, Zavettieri: «Serve una legge sul ripristino dei luoghi dopo le fiamme»

Anche Roghudi è stata interessata dagli incendi che già a giugno sono ricominciati. Il sindaco Pierpaolo Zavattieri spiega: «C’è paura certamente dopo quanto accaduto. Il 17 dicembre 2021 abbiamo fatto una iniziativa con l’università Mediterranea per mettere insieme le menti di Agraria e Giurisprudenza per pianificare una proposta di modifica legislativa per ripristinare i luoghi dopo gli incendi, per 10 anni non si può intervenire. Nel caso in cui si voglia rimboschire dove manca l’ossigeno e gli alberi bruciati, non si può fare. Capiamo che la ratio della legge è disincentivare gli eventuali speculatori che incendiavano terreni improduttivi. Abbiamo fatto un lavoro scientifico che ha lasciato traccia con proposte ed azioni da fare. Io ho inviato alla Regione il reimpiego in situ dei tronchi bruciati, sono migliaia e non si possono trasportare per i costi elevati. Invece il reimpiego in situ poteva evitare che le piogge facessero scendere a valle i detriti. Si tratta di un progetto che ho proposto e che ha sviluppato l’università. Le idee più semplici si inceppano con la burocrazia».

E sullo stato d’animo alla vigilia di un’estate che sarà caldissima, Zavettieri non si nasconde: «La preoccupazione è massima perchè quest’anno non sarà più fresco dello scorso, ci sarà qualche occasione in meno perchè molto è bruciato. Lo scorso anno ho passato 24 giorni a lottare contro le fiamme, oltre al mio comune sento il peso di rappresentare l’area grecanica come presidente dell’associazione dei comuni dell’Area. Anche noi abbiamo avuto delle perdite ma inferiori, abbiamo cercato di intervenire strategicamente quando il fuoco era nel comune vicino. Ho preso un mezzo in somma urgenza, in violazione di qualche norma, lo ammetto, e ho fatto tracce tagliafuoco importanti e il fuoco si è fermato, abbiamo evitato che andasse a Bova. Ma mi sono autodenunciato dal prefetto».

E, infine, «Il 17 dicembre abbiamo lanciato la sfida su un utilizzo più opportuno di Calabria verde e un suo potenziamento. La montagna è stata abbandonata. L’operaio deve essere utilizzato in ambito forestale, ed essere formato ma non possono essere lasciate le persone anziane».

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