mercoledì,Maggio 15 2024

Differenziata a Reggio, Gualtieri (Arrical): «Per arrivare al 65% la città va aiutata finanziariamente»

L'intervento del commissario stamattina durante gli stati generali dei rifiuti al teatro Cilea

Differenziata a Reggio, Gualtieri (Arrical): «Per arrivare al 65% la città va aiutata finanziariamente»

Quella della gestione dei rifiuti in Calabria è una corsa appena cominciata che deve consentire alla regione, come a tutte le altre, di raggiungere l’obiettivo della transizione ecologica del 2026. Una corsa che inizia da subito e sulla quale stamattina al teatro Cilea di Reggio Calabria, nel corso degli Stati generali sui rifiuti, si sono confrontati i maggiori testimonial della situazione. A partire dai vertici dell’istituenda Arrical.

Per il sindaco metropolitano di Reggio, Carmelo Versace: «Sulla differenziata si deve lavorare meglio. Noi abbiamo proposto alcune alternative al presidente Occhiuto fin dalla maggio dell’anno scorso quando è stata varata questa legge in consiglio regionale. Abbiamo consegnato, rispetto al passato, uno stato degli impianti di raccolta completamente diverso.

Se voi pensate che abbiamo partecipato a bandi per 100 milioni di euro e ne sono atterrati già 12 milioni sul nostro territorio metropolitano, ci sentiamo tranquilli sulla progettazione, speriamo che questa progettazione che abbiamo consegnato alla Regione, possono oggi tradursi in un reale e fattiva concretezza con finanziamenti che pensiamo dovrebbero risolvere per sempre il problema rifiuti».

L’indifferenziata

E poi prosegue «Abbiamo immaginato la raccolta dell’indifferenziata e della differenziata ragionando sugli impianti di mancavano, come quello a secco o dei pannolini. Siamo andati a ragionare nello specifico per singolo territorio, cercando di coprire tutto il territorio metropolitano, perché pensavamo che necessitava punto di un’estensione su tutti e 97 comuni. La preoccupazione che ho oggi ho, ancora a distanza di un anno, è quella della scelta dell’unico impianto del termovalorizzatore quello posizionato a Gioia Tauro che oggi ancora purtroppo è un bruciatore.

Sperando che ovviamente si convinca la governance regionale che ne possa nascere un secondo di termovalorizzatore nell’alto cosentino così com’era previsto nel piano rifiuti. Questo garantirebbe una migliore raccolta». Focus su Reggio poi: «Riguardo Reggio penso che sia sensibilmente migliorato un sistema di raccolta, ma anche quella della percentuale di raccolta, come dicono gli ultimi indicatori anche se ancora non sono ufficiali e quindi a questo punto di vista penso che la strada intrapresa sia quella giusta».

La corsa alla differenziata

Al lavoro e con le idee chiare il commissario Arrical, Bruno Gualtieri: «A Reggio bisogna dare una mano a spingere sulla differenziata come a Crotone, due città che si attestano in media al 35% e rispetto al 65% di raccolta differenziata bisogna camminare, ma rispetto al 65% di riciclo bisogna correre e bisogna aiutarli finanziariamente per mettere in linea l’efficacia. Entro la prossima estate non sarà più necessario portare fuori i rifiuti».

In generale per Gualtieri: «La nuova strategia è quella di puntare non più sui Tmb (impianti di trattamento meccanico biologico), ma sul recupero del materiale ossia le linee ReMat. L’obiettivo in cui bisogna cimentarsi non è più la raccolta differenziata ma il riciclaggio. E se dobbiamo raggiungere il 60% nel 2035 dobbiamo puntare a una differenziata dell’80%.

Un compito arduo per una Regione che è al 53% e deve camminare». Il commissario poi si sofferma sul traghettamento verso Arrical: «Io penso che i sindaci abbiano compreso che devono aderire, perché Arrical è composta da 400 sindaci, non da un commissario che fa le politiche dei gestori, uno dei quali, per l’idrico è Sorical, per i rifiuti dobbiamo trovarne tre».

Arrical, a che punto siamo?

Salvatore Siviglia,direttore generale dipartimento territorio e tutela dell’ambiente Regione Calabria esamina il «Processo di riforma con l’ente regionale che consente di centralizzare gli aspetti legati sia ai rifiuti che all’idrico. Dopo il serrato confronto con i comuni siamo in avanzato stato di definizione del percorso con 150 sindaci. Puntiamo di avere il nuovo organismo entro l’estate».

E poi evidenzia che «Il nuovo piano dei rifiuti approvato vuole garantire la limitazione di scarti in discariche per una gestione oculata con l’utilizzo degli stessi per produrre energia. È stato avviato il bando per i ricevitori di Gioia Tauro – chiosa – dovremmo valorizzare non solo i rifiuti dell’ex Ato di Reggio, ma anche quelli di Cosenza. In questo contesto porteremo a rifiuti i fanghi provenienti da depurazione, cosa che ci consentirà di limitare al massimo la produzione di rifiuti nelle discariche e portare maggior produzione di energie di cui il Paese ha bisogno».

Il termovalorizzatore

A che punto siamo col termovalorizzatore di Gioia Tauro: «Avevamo fatto un bando estremamente innovativo per avere impianti performanti di produzione energetica e riduzione di carico inquinante, le offerte ricevute non sono state ritenute congrue. Lo abbiamo rifatto e abbiamo due partecipanti. Abbiamo nominato la commissione di gara per la valutazione delle offerte e speriamo di avere entro poco questo nuovo progetto che metteremo a bando».

L’ordine degli ingegneri

Un dialogo a cui partecipa anche dall’Ordine degli ingegneri della Calabria, presente la vicepresidente reggina Margherita Tripodi: «Abbiamo voluto collaborare per la realizzazione di questo grande evento – afferma – che ha comunque dei precedenti in altre regioni perché ne accogliamo l’utilità e l’importanza. Non si tratta di un evento di natura tecnico-scientifica è un dibattito, un confronto, un momento di divulgazione che rientra nella mission del nostro ordine.

Non vogliamo configurarci solo come dei tecnici ma vogliamo essere portatori di formazione e informazione in tutte le frange sociali per creare una coscienza collettiva che sia consapevole e che possa comprendere le dinamiche in materia transizione ecologica».

Articoli correlati

top