venerdì,Aprile 26 2024

Riace, il sindaco Trifoli è decaduto. Non poteva andare in aspettativa

Le motivazioni della sentenza del Tribunale: «Era dipendente del Comune con contratto a tempo determinato». Ma il primo cittadino continuerà quasi certamente a rimanere in sella

Il Tribunale civile di Locri ha dichiarato decaduto il sindaco di Riace Antonio Trifoli. È quanto si evince dalla lettura della sentenza di 12 pagine con cui i giudici del tribunale jonico hanno accolto il ricorso presentato da Maria Caterina Spanò (assistita dall’avvocato Francesco Rotundo), esponente politica che si rifà a Mimmo Lucano. 

Le ragioni della decadenza

I giudici entrano nel merito del ricorso e spiegano, dopo una vorticosa analisi di tipo tecnico sulla normativa di diritto del lavoro, che «all’epoca della presentazione delle candidature per le elezioni del 31 maggio 2019, l’interessato (Trifoli, appunto) era dipendente del Comune di Riace con contratto a tempo determinato e, come tale, non poteva essere collocato in aspettativa per motivi elettorali, stante il divieto di cui al comma 8 dell’articolo 60 Tuel». Ed infatti la questione è tutta qui: poteva l’attuale sindaco ottenere quell’aspettativa oppure no? La risposta, a giudizio del Tribunale di Locri, è negativa. Trifoli non poteva andare in aspettativa. «Il punto critico – spiegano i giudici – si enuclea nella durata dell’aspettativa che è, per sua natura, suscettibile di essere ben più durevole rispetto agli altri casi di sospensione del lavoro previsti dalle leggi 53/2000 e 151/2002 (parentale, gravi motivi familiari, studio, maternità), che sono mediamente infra-annuali e, al di fuori dell’astensione obbligatoria per maternità, soggetti alla comparazione con le esigenze organizzative da parte del datore di lavoro». Per tale ragione, aggiunge il Tribunale «l’aspettativa elettorale si pone in contrasto con la natura intrinseca del rapporto di lavoro a tempo determinato in quanto determinerebbe l’ultrattività del lavoro rispetto alla previsione contrattuale».

La decisione

Tutto ciò ha portato il Tribunale a dichiarare la decadenza del sindaco Trifoli, compensando le spese di giudizio. Ora, formalmente il sindaco non potrebbe continuare a svolgere la sua funzione. Tuttavia l’immediata (e scontata) presentazione di un appello avverso la sentenza di primo grado, gli permetterà di neutralizzare l’efficacia di tale pronuncia in attesa che arrivi l’esame della questione da parte della Corte d’Appello di Reggio Calabria. 

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