È una scena scandalosa quella che ci si è presentata davanti agli occhi questa sera, sulla via Modena San Sperato. Davanti al cancello dell’istituto comprensivo “Telesio” che raggruppa materna, elementari e medie, dei lordazzi inqualificabili hanno abbandonato decine di sacchetti dell’immondizia lì dove domattina i bambini dovranno andare regolarmente a scuola.
Rifiuti di tipo organico, carta, plastica, sacchi neri dell’indifferenziata. C’è di tutto davanti al cancello dell’istituto. Testimoni che abbiamo incrociato nel nostro breve viaggio, ci hanno riferito che a gettare i rifiuti sono state delle persone che hanno raggiunto la scuola a piedi, dunque, probabilmente dei residenti della zona che hanno deciso di sporcare uno dei luoghi sacri per le comunità che vogliano definirsi civili: la scuola.
La realtà racconta che domattina forse proprio i loro nipoti, cugini e parenti prossimi saranno costretti a destreggiarsi fra resti di cibo, carte sporche e chissà cos’altro. Il tutto per la solita moda di non effettuare la differenziata così come sarebbe auspicabile.
Tutti conosciamo le difficoltà che la raccolta “porta a porta” sta dando a tantissimi reggini e in particolar modo anche nella zona di San Sperato. Ma nessun disservizio, neppure il più grave, può giustificare un simile gesto che va a colpire una delle comunità più sensibili: i bambini.
Raggiunta telefonicamente, la dirigenza scolastica, Marisa Maisano, appresa la notizia, non ha tardato a far sentire tutto il suo disappunto: «La delusione più grande – ha spiegato la dirigente – è questo esempio di mancanza di senso civico e degrado insegnato ai figli ed ai nipoti. La lezione più triste che potevano apprendere. Ci preoccupiamo di insegnare ai ragazzi le regole del vivere civile e poi ci ritroviamo questi gesti. Non so se si tratti di una forma di protesta contro i disagi, ma se così fosse è un modo assolutamente sbagliato».
C’è però un dato che dovrebbe preoccupare chi ha gettato i rifiuti in zona. Forse pensando di rimanere impunito e sfidando anche i controlli dell’amministrazione comunale, qualcuno ha inavvertitamente gettato anche delle lettere in cui sono impressi nomi, cognomi ed indirizzi di residenza. Un modo semplice per la task force comunale per risalire a coloro che hanno prodotto il rifiuto e procedere così a controlli più approfonditi ed eventuali sanzioni. Al resto potrebbero pensarci le telecamere dell’istituto che potenzialmente hanno potuto riprendere coloro che si sono recati al cancello per un gesto inqualificabile.