sabato,Aprile 27 2024

Devastata la sede Anpi di Polistena, la denuncia del presidente Tripodi

Ignoti hanno vandalizzato la sezione, asportando materiale in rame, distruggendo la centralina elettrica e distruggendo delle pareti

Devastata la sede Anpi di Polistena, la denuncia del presidente Tripodi

Riceviamo e pubblichiamo dal presidente Anpi Polistena, Salvatore Tripodi.

Giorni fa la sede dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, sezione intercomunale di Polistena di via Domenicani, e’ stata vandalizzata e semidistrutta da ignoti i quali hanno asportato una certa quantita’ di materiali in rame, distruggendo la centralina elettrica e la stessa canna fumaria, nonche’ la distruzione di alcune pareti in muratura al fine di ricavarne materiali utili e creando di fatto, un danno di oltre seimila euro.

E’ un fatto gravissimo di vandalismo e di mancanza di rispetto per il bene comune,reso ancora piu’ grave perche’ colpisce  l’attivita’ di una Associazione che vuole contribuire alla crescita civile e culturale di Polistena e dell’intera Piana.

L’ANPI di Polistena,intitolata alla martire calabrese “Teresa Talotta Gullace”,e’ stata costituita in data 13 Aprile 2019 a seguito del Congresso celebrato nella sede del Consiglio Comunale,con il quale e’ stato eletto Presidente Salvatore(Rino) Tripodi e oggi conta circa 60 iscritti.La sezione Polistenese dei Partigiani Italiani ha al suo attivo, in questi quasi due anni di attivita’,diverse iniziative tra le quali la manifestazione in Piazza della Repubblica del 1 settembre 2019  “Per una nuova Resistenza” e il convegno  dal titolo “Mai piu’ guerra” con la presenza del  Procuratore Capo della Procura di Palmi, Ottavio Sferlazza e la visita al campo di internamento  di  Ferramonti di Tarsia del febbraio 2020.Assieme alla normale attivita’ di proselitismo e di iniziative atte a valorizzare e diffondere i principi democratici ed antifascisti, nonche’ della difesa e del rispetto della Costituzione Italiana nata dalla Resistenza, l’Anpi di Polistena ha presentato all’Amministrazione Comunale un progetto, nel rispetto  dell’articolo 2 dello  Statuto  che recita: “l’Anpi si impegna nel promuovere studi intesi a mettere in rilievo l’importanza della guerra di Liberazione ai fini del riscatto del Paese”. L’intenzione dei soci dell’Anpi di Polistena e’ quella di realizzare un “Museo, biblioteca e centro studi della Resistenza in Calabria con la finalita’ di portare avanti  un’opera di ricerca, riflessione e di divulgazione sulla storia contemporanea della Calabria e del Mezzogiorno e sui nuovi temi  della didattica della storia della Resistenza e dell’eta’ contemporanea.”

Un progetto di vasto respiro che prevede tra l’altro la dotazione  al museo di un portale internet  che avra’ un duplice obiettivo:da un lato mettere in rete e valorizzare la produzione didattica del museo, dall’altro proporsi come strumento per favorire la condivisione di esperienze, idee e materiali didattici tra utenti pubblici e privati che lavorano intorno ai temi fondanti della realta’ museale.

Il progetto ha trovato subito riscontro e condivisione  da parte  dall’Amministrazione Comunale che lo approvava senza riserve  e che successivamente veniva proposto e approvato dal Consiglio Comunale in data 11 Marzo 2020.

Una scelta significativa dell’Amministrazione Comunale che punta alla valorizzazione e al riutilizzo dei beni  confiscati nel rispetto della normativa vigente e che ha lo scopo di sottrarre alle organizzazioni criminali beni realizzati in modo illecito ed assegnarli ad associazioni impegnate in attivita’ istituzionali e di volontariato che operano nel sociale.

Nel  mese di  ottobre 2020 veniva perfezionata la convenzione sottoscritta  tra il Comune e l’Anpi Provinciale e sezionale per la gestione di “Un bene sequestrato e confiscato alla criminalita’ organizzata, trasferito dall’Agenzia Nazionale al patrimonio  comunale consistente di un fabbricato sito in via Domenicani avente  la consistenza di 6 vani e di 118 metri quadrati”.

L’Anpi, compatibilmente con il difficile momento che l’Italia e la Calabria stanno vivendo a causa del Covid 19, aveva messo gia’ in campo ed individuato una serie di iniziative atte alla ristrutturazione e all’adeguamento dell’immobile  assegnato per realizzare il centro studi.

Il grave atto vandalico  con la distruzione parziale della sede rallenta di fatto le attivita’ dell’Associazione, ma non inficia la ferrea volonta’ dei soci  di realizzare un centro studi all’interno di un progetto piu’ vasto di creazione della Casa della Cultura.

Pertanto facciamo appello a tutti i cittadini a sostenere con ogni mezzo  l’Anpi per realizzare  il centro studi ed avvicinarsi all’Associazione condividendone le attivita’.

Nel contempo invitiamo le forze dell’Ordine affinche’ assicurino alla Giustizia questi delinquenti.

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