“Inter nos”, chiesto il rinvio a giudizio per l’ex consigliere regionale Nicola Paris
Tra i 26 imputati anche l'ex direttore generale dell'Asp Squillacioti, l'ex commissario Sarica e la dirigente dell'ufficio Programmazione e Bilancio dell'Azienda Minniti, accusati di turbativa d'asta
È stata la Direzione distrettuale antimafia di Reggio a chiedere il rinvio a giudizio per l’ex consigliere regionale della Calabria Nicola Paris, eletto nel 2020 con la lista dell’Udc e arrestato ad agosto 2021 con l’accusa di corruzione.
Si svolgerà il prossimo 13 gennaio la prima udienza preliminare del processo “Inter nos”, in aula bunker davanti al gup Giuseppina Candito. Sono 26, complessivamente, gli imputati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio dal procuratore Giovanni Bombardieri e dai sostituti Walter Ignazitto, Giulia Scavello e Marika Mastrapasqua. Paris, secondo quanto è scritto nel provvedimento restrittivo, avrebbe tentato di intervenire sull’ex presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, al fine di sollecitare il rinnovo contrattuale per Giuseppe Corea, il direttore del settore Gestione risorse economico-finanziarie dell’Azienda sanitaria provinciale.
Anche Corea è imputato perché ritenuto dagli inquirenti la persona grazie alla quale le imprese vicine ai clan Serraino, Iamonte ed a quelli della Locride ottenevano gli appalti. La nomina di Corea sarebbe stata spinta da Paris nell’interesse degli imprenditori che, stando al campo di imputazione, “lo avevano sostenuto durante la campagna elettorale”.
Gli indagati Antonino Chilà, Giovanni Lauro, Antonino D’Andrea, Mario Carmelo D’Andrea, Domenico Chilà, Angelo Zaccuri, Bruno Martorano, Lorenzo Delfino, Sergio Piccolo, Gianluca Valente e Antonio Costantino. Sono accusati di avere fatto parte di “un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione indeterminata di delitti di corruzione, turbata libertà degli incanti, astensione dagli incanti e, più in generale, di delitti contro la pubblica amministrazione”.
Tra i 26 imputati ci sono anche l’ex direttore generale dell’Asp Rosanna Squillacioti, l’ex commissario Francesco Sarica e la dirigente dell’ufficio Programmazione e Bilancio dell’Azienda Angela Minniti, accusati di turbativa d’asta. Sono accusati, invece, di traffico di influenze l’ex primario del pronto soccorso dell’ospedale di Locri Domenico Salvatore Forte e il collaboratore amministrativo dell’Asp Francesco Macheda.
I nomi degli imputati e i difensori:
Ambrogio Filomena, difesa da Carmela Latella e Loris Maria Nisi
Calabrò Nicola, difeso da Giuseppe Marino e Francesco Albanese
Chilà Antonino, difeso da Antonino Priolo e Michelangelo Miceli
Chilà Domenico, difeso da Antonino Priolo e Michelangelo Miceli
Corea Giuseppe, difeso dall’Avv. Francesco Gambardella
Costantino Antonio, difeso dagli avv.ti Alfredo Foti e Francesca Idone
Costarella Massimo, difeso dagli avv. Marino Maurizio Punturieri e Loris Maria Nisi
Custoza Domenico, difeso dall’avv. Emanuele Maria Genoese
D’Andrea Antonino, difeso dagli avvocati Pietro Modafferi e Carlo Morace
D’Andrea Mario Carmelo, difeso dall’avv. Pietro Modafferi
Delfino Lorenzo, difeso dagli avv.ti Domenico Piccolo e Cesare Placanica
Forte Domenico Salvatore, difeso dall’avv. Domenico Iofrida
Galletta Giuseppe Giovanni, difeso dall’avv. Giovanbattista Colombo
Idà Salvatore, difeso dagli avv. Antonino Condemi e Carlo Morace
Lauro Giovanni, difeso dagli avv.ti Michelangelo Miceli e Antonino Priolo
Luvarà Fortunato, difeso dall’avv. Iannò Fabio
Macheda Francesco, difeso dagli avv.ti Bruno Macheda ed Annalise Bagnato
Martorano Bruno, difeso dagli avv.ti Giulia Dieni e Fabio Rodolfo Furci
Minniti Angela, difesa dall’avv.to Rosario Maria Infantino
Paris N icola, difeso dagli avv.ti Attilio Parrelli e Francesco Calabrese
Pennestrì Rosalba, difesa dall’avv. Francesco Albanese
Piccolo Sergio, difeso dagli avv.ti Domenico Piccolo e Gabriella Piccolo
Sarica Francesco, difeso dagli avv.ti Fortunato Renato Russo e Roberto Capria
Squillacioti Grazia Rosa Maria, difesa dall’avv. Rosario Maria Infantino
Valente Gianluca, difeso dagli avv.ti Franceco Febbraio e Capogreco Giuseppe
Zaccuri Angelo, difeso dagli avv.ti Loris Maria Nisi e Francesco Di Deco