mercoledì,Maggio 15 2024

Processo Lex, il Tribunale di Palmi ha stabilito che “il fatto non sussiste” per Nicodemo Lamari

Dopo l'esecuzione delle ordinanze custodiali nei confronti di 49 persone, il processo si è incanalato su due diversi binari

Processo Lex, il Tribunale di Palmi ha stabilito che “il fatto non sussiste” per Nicodemo Lamari

Definito in primo grado l’ultimo “scampolo” del processo “Lex” che ha interessato il territorio di Laureana di Borrello. Alla sbarra Lamari Nicodemo, difeso dagli avvocati Domenico Ceravolo del Foro di Palmi e Carlo Monaco del Foro di Cosenza, nei confronti del quale era stata emessa ordinanza di custodia cautelare nello stesso frangente in cui il troncone principale era in dirittura di arrivo.

Il Tribunale di Palmi ha stabilito che “il fatto non sussiste” e, nei confronti dell’imputato, è stata disposta la scarcerazione. Ma il soggetto resta detenuto per altro reato.

Dopo l’esecuzione delle ordinanze custodiali nei confronti di 49 persone il processo si è incanalato in due binari. Circa venti imputati hanno scelto il rito abbreviato, e sono arrivate molte condanne e qualche assoluzione. Dopo l’appello molte condanne sono state annullate. Il resto degli imputati ha scelto il rito ordinario, che si è tenuto inanzi al Tribunale di Palmi. All’esito di quest’ultimo processo tutte le aziende sequestrate, ad eccezione di un parte minimarket, sono state restituite ai proprietari e questi sono stati assolti.

La sentenza del Tribunale di Palmi stabilisce inoltre che non vi fu un’infiltrazione mafiosa nel Comune che, però, era stato sciolto. Persino la squadra di calcio è stata dissequestrata perché, anche in questo caso, il Tribunale non ha ravvisato infiltrazioni mafiose. Questa parte del processo ora pende in appello.

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